Confermati i target di riduzione delle emissioni già annunciati in precedenza: taglio del 40% entro il 2030 (sui livelli del 1990) e del 75% entro la metà del secolo
(Rinnovabili.it) – La Francia è il quinto paese a delineare i suoi obiettivi sul clima al 2050. La strategia a lungo termine di Parigi – che si aggiunge a quella di Stati Uniti, Canada, Messico e Germania – è stata depositata ufficialmente all’ONU a fine dicembre dalla ministra all’Ambiente Segolène Royal. Vengono confermati i target di riduzione delle emissioni già annunciati in precedenza: taglio del 40% entro il 2030 (sui livelli del 1990) e del 75% entro la metà del secolo.
Si tratta di impegni già presentati a grandi linee all’indomani della COP21 di Parigi del 2015. Per centrare gli obiettivi sul clima, la Francia prevede di adottare una serie di “carbon budget” (2015-2018, 2019-2023 e 2024-2028), ciascuno dei quali ha degli obiettivi intermedi da rispettare e fissa le soglie massime di gas serra per il periodo di riferimento. In tutto, il taglio dovrà cancellare dalle 9 alle 10 megatonnellate di CO2 ogni anno e ridurre le emissioni del comparto energetico del 96%. Il piano va poi nei dettagli per i 6 ambiti di intervento individuati, presentando obiettivi specifici di riduzione delle emissioni e alcune delle misure che saranno messe in campo.
Trasporti – Taglio delle emissioni del 29% entro la fine del terzo carbon budget rispetto ai livelli del 2013 e riduzione di almeno il 66% al 2050 rispetto ai valori attuali. Il settore dei trasporti è assolutamente centrale nella strategia di Parigi dal momento che pesa per oltre un quarto delle emissioni di gas serra totali. Tra le misure previste, il miglioramento dell’efficienza energetica dei veicoli, il rinnovamento della flotta del trasporto pubblico con l’incremento dei veicoli elettrici e la promozione della mobilità elettrica tramite lo sviluppo delle necessarie infrastrutture relative come i punti di ricarica.
Edilizia – Ridurre le emissioni almeno dell’87% entro il 2050 e abbassare il consumo energetico degli edifici almeno del 28% entro il 2030 rispetto ai valori del 2010. Gli obiettivi di medio periodo, così come le strategie previste, sono del tutto in linea con le politiche europee come delineate di recente nel Pacchetto Invernale.
Agricoltura – Tagliare le emissioni almeno del 50% entro il 2050 rispetto ai valori del 2013. Le strategie puntano a diminuire le emissioni per singola unità di valore sia in agricoltura che in allevamento.
Industria – Taglio delle emissioni del 24% entro il 2028 e del 75% entro metà secolo rispetto ai valori attuali. Tra le misure la promozione dell’economia circolare.
Energia – Ridurre le emissioni del 96% entro il 2050 rispetto ai valori del 1990. Le misure annunciate non scendono nei dettagli, si limitano a ribadire l’impegno nella promozione delle energie rinnovabili e a non costruire nuove centrali termoelettriche.
Rifiuti – Ridurre le emissioni di un terzo entro il 2028 tramite ecodesign, allungamento del ciclo di vita del prodotto e riuso; stop all’incenerimento dei rifiuti senza recupero di energia.