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Fracking: l’uso di acqua è cresciuto di 28 volte in 15 anni

Il fracking richiede sempre maggior quantità di acqua per innescare i flussi di petrolio e gas. Nelle zone aride questo mette a rischio l’agricoltura e l’uso domestico

Fracking l’uso di acqua è cresciuto di 28 volte in 15 anni 1

 

(Rinnovabili.it) – Le operazioni di fracking per l’estrazione di petrolio e gas naturale, in media, utilizzano oltre 28 volte la quantità di acqua consumata fino a 15 anni fa, ingoiandone fino a 36 milioni di litri per pozzo. Tutto questo sta mettendo a rischio l’approvvigionamento idrico per l’uso domestico e l’agricoltura negli stati aridi, in particolare quelli che soffrono di gravi siccità.

Sono i risultati di uno studio della US Geological Survey, pubblicato dalla American Geophysical Union. Si tratta della prima analisi su scala nazionale che mappa l’uso dell’acqua nelle operazioni di fratturazione idraulica.

 

Fracking l’uso di acqua è cresciuto di 28 volte in 15 anni

 

La ricerca ha mappato il consumo d’acqua in tutti i tipi di fracking, sia per la trivellazione di pozzi tradizionali che per i pozzi non convenzionali. Questi ultimi vengono aperti per recuperare petrolio e gas in profonde formazioni argillose (i cosiddetti scisti) che fino a dieci anni fa parevano troppo costosi e poco pratici da sfruttare.

Si è scoperto così che la mole di acqua utilizzata per il fracking varia ampiamente da regione a regione. Nel sud dell’Illinois, possono bastare un minimo di 10 mila litri di acqua per innescare il flusso di petrolio o di gas. Nel Bacino Permiano del Texas occidentale, intorno a Midland e Odessa, fracking utilizza tra i 100 mila e i 9.8 milioni di litri alla volta. In Pennsylvania, Ohio, Texas meridionale, Arkansas, Colorado settentrionale e Montana, il fracking arriva ad utilizzare oltre 36 milioni di litri d’acqua. I pozzi di gas naturale spesso ne consumano quantità maggiori rispetto al petrolio, in particolare quelli che vengono perforati orizzontalmente.

 

Fracking l’uso di acqua è cresciuto di 28 volte in 15 anni

 

Sebbene una parte dell’acqua venga riciclata, la quota maggiore viene smaltita nel sottosuolo, quasi interamente rimossa dal ciclo.

Lo studio dell’USGS mostra che alcune delle regioni con il maggior tasso di acqua impiegata per il fracking sono zone aride, e la situazione non può che peggiorare perché la mole da impiegare aumenta man mano che le risorse calano. Ma nonostante questo, non vengono prese misure per limitare lo spreco. Tra il 2000 e il 2014, l’acqua utilizzata in media per perforare orizzontalmente un pozzo di gas sono cresciute da 670 mila a 18 milioni di litri. Una quantità sufficiente a riempire più di sette piscine olimpioniche.