Rinnovabili

Fracking: obbligo di rivelare le sostanze chimiche in Uk

Fracking obbligo di rivelare le sostanze chimiche in Uk-

 

Le compagnie di fracking saranno legalmente tenute a rivelare le sostanze chimiche utilizzate per estrarre il metano da ogni pozzo di perforazione, e dovranno monitorare meglio l’inquinamento delle acque sotterranee. Tutto grazie a due emendamenti del partito laburista al disegno di legge sulle infrastrutture del governo.

Ma i laburisti hanno ricevuto un secco “no” quando hanno cercato di modificare il punto più caldo della questione fracking contenuto nel disegno di legge. E cioè quello che prevede due stravolgimenti normativi che hanno fatto rivoltare la popolazione: la cancellazione dei limiti di 300 metri dalle abitazioni per le operazioni di fratturazione idraulica e l’immissione di «qualsiasi sostanza» nei pozzi da fracking. Che, saltando i limiti di sicurezza, a questo punto potrebbero estendersi fin sotto le case dei cittadini britannici.

 

Restano incognite preoccupanti anche sulla protezione dell’acqua potabile, il controllo indipendente dei pozzi, le fughe di metano (che ha pesantissimi effetti sul global warming) e la protezione per i parchi nazionali.

La battaglia sul fracking continua a imperversare in Uk, dentro e fuori il Parlamento. L’esecutivo non si smuove dalla posizione iniziale, che vede nello shale gas una fonte sicura di energia domestica. Gli oppositori sostengono che la pratica comporti rischi ambientali inaccettabili per la salute e che provochi un aumento delle emissioni. Hanno anche risposto in 40 mila a una consultazione governativa che qualche mese fa ha fatto registrare quasi il 100% di contrari. Ma tant’è.

 

Ken Cronin, amministratore delegato del gruppo industriale britannico Onshore Oil and Gas, ha detto che i nuovi requisiti richiesti tramite gli emendamenti laburisti sono stati già osservati volontariamente.

Tony Bosworth, esperto di energia di Friends of the Earth ha però ribattuto che «queste piccole concessioni sul fracking assomigliano al tentativo di riparare una crepa nel muro mentre la casa va a fuoco. Non serviranno certo a rassicurare le comunità, che sono profondamente preoccupate per l’impatto della fratturazione idraulica. I ministri dovrebbero seguire l’esempio di Francia, Bulgaria e dello Stato di New York vietando questa pratica, per concentrarsi sullo sviluppo di sistemi energetici che non distruggano il nostro clima».

Exit mobile version