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Forza lavoro “verde”: cresce, ma va gestita bene

Secondo quanto emerso dalla Conferenza Clean Energy Workforce Education, i lavori verdi sono gli unici a non aver subito battute d’arresto, ma vanno canalizzati nella giusta direzione

(Rinnovabili.it) – È finita l’epoca in cui l’espressione “green jobs” veniva usata per seguire la tendenza del momento. Oggi le conoscenze e le competenze “verdi” devono essere trasversali non solo a tutte le tipologie di lavoro, ma anche ai vari programmi di formazione. Così, la Direttrice dell’Interstate Renewable Energy Council (IREC), Jane Weissman, ha aperto la quinta National Clean Energy Workforce Education Conference, l’evento al quale hanno preso parte numerosi esperti del settore per discutere sulla tematica e condividere le conoscenze. L’obiettivo era infatti quello di rispondere ai bisogni reali del mercato delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, pensando a programmi di formazione ad hoc, capaci di preparare figure professionali con un’elevata qualità di competenze.

 

Pur essendosi diffusi in un’epoca storica segnata dalla crisi economica a livello globale, i lavori verdi sono gli unici ad essere cresciuti in maniera costante dal 2010; secondo il rapporto della Solar Foundation, presentato nel corso della conferenza, al settembre 2012 sono stati 119.016 i lavoratori “verdi”censiti negli Stati Uniti, un dato che rispetto allo scorso anno è cresciuto del 13,2%. Un vero e proprio boom, dunque, che però va gestito al meglio per evitare che possa catalizzarsi nel modo sbagliato. Come fare dunque per mantenere questo trend ascendente e portare avanti seri programmi educativi? Dalla conferenza qualche suggerimento è venuto fuori: educare i consumatori, attori importantissimi e tra i primi a essere interessati a queste tematiche, ma anche chi sta al potere, cambiare l’ottica delle politiche e investire sulla figura dell’educatore a tutti i livelli formativi.

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