Per dare ai governi un valido sostegno in caso di crisi il progetto FORTRESS sta studiando come bloccare gli effetti a catena che solitamente si verificano dopo un evento catastrofico
Riuscire ad anticipare gli effetti a cascata, un esempio da riportare è il caso del terremoto in Giappone del 2011 che causò lo tsunami che danneggiò la centrale nucleare di Fukushima, è lo scopo del progetto FORTRESS (“Foresight Tools for Responding to cascading effects in a crisis”), nato per aiutare ad identificare e comprendere meglio la causa degli effetti a catena che riunisce 13 partner di otto paesi europei per sviluppare nuovi metodi e tecniche e metodi di assistenza utili ai decisori nella preparazione e formazione per affrontare tali crisi.
Il progetto sta valutando le situazioni di crisi possibili in Europa e per questo sta esaminando gli eventi del passato in modo da riuscire ad ottenere preziose informazioni ed evidenziare i punti deboli dei piani di intervento e delle strutture compromesse. Dopo questo sono le infrastrutture ad essere valutate analizzandone la resistenza e la vulnerabilità in modo da aprire dove è necessario intervenire e con quale priorità effettuando anche una serie di esercitazioni per valutare concretamente le possibilità di intervento e ripristino.
I 4 diversi casi studio elaborati serviranno al progetto FORTRESS per la realizzazione di una piattaforma dove esaminare una serie di effetti a catena transfrontalieri possibili al verificarsi di una situazione di crisi. Dalla piattaforma prenderà vita FORTRESS Incident Evolution Tool (FIET), uno strumento intuitivo che potrà essere utilizzato nelle situazioni di crisi a catena perché progettato per essere agevolmente impiegato nel corso di una crisi.