(Rinnovabili.it) – Cementificazione e dissesto idrogeologico minacciano quotidianamente l’Italia, ultimamente afflitta da alluvioni e sempre più spesso vittima di eventi meteo particolarmente intensi.
Per questo l’attenzione dei media e delle Istituzioni si sta concentrando sulla tematica, cercando di capire oltre alle cause del disagio anche la maniera di prevenire efficacemente i disastri agendo sul ripristino delle condizioni di equilibrio che, per cause antropiche, mancano in molti parti del nostro paese.
Gli interventi, ha suggerito il sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, Marco Flavio Cirillo, potrebbero partire dalle foreste alpine, ecosistemi delicati e di particolare importanza per la salvaguardia degli equilibri idrogeologici. “Investire sulle foreste alpine per prevenire e contrastare il dissesto idrogeologico consente non solo di salvaguardare l’ambiente e l’ecosistema, ma anche di ridurre i costi tra le 5 e 20 volte, a seconda delle diverse situazioni, rispetto a quelli che si dovrebbero sostenere per realizzare opere con funzione protettiva. Sulle Alpi svizzere le foreste svolgono una funzione in termini di tutela della sicurezza del territorio comparabile a quella di infrastrutture il cui costo e manutenzione è stimato in 89 miliardi di euro”.
Le dichiarazioni, rilasciate ieri nel corso del workshop “I servizi ecosistemici delle foreste alpine: identificazione, valutazione e strumenti potenziali per la loro valorizzazione” organizzato a Trento dalla Presidenza italiana 2013–2014 della Convenzione delle Alpi e dalla Provincia autonoma di Trento ha fatto il punto della situazione focalizzando l’attenzione sulle foreste come prima aerea di intervento per la salvaguardia degli equilibri naturali e delle popolazioni che abitano le aree alpine interessate da foreste. Nell’area alpina infatti le foreste coprono il 40% della superficie (pari a 7,5 milioni di ettari) da foreste ha ricordato Cirillo sottolineando la crescita costante del verde alpino e quindi la necessità di proteggere il territorio investendo anche in infrastrutture verdi, in sistemi di monitoraggio e di gestione attenta delle risorse integrando la valorizzazione turistica ed economica degli ambienti.
Per dare ancora maggiore forza agli interventi il Minambiente, a seguito dell’alluvione che ha colpito la città la scorsa settimana, ha comunicato lo stanziamento di 900mila euro per opere di difesa idraulica sul fiume Pescara, ritenuto area critica da monitorare e proteggere per la sicurezza della popolazione e del territorio.