I maggiori fondi pensionistici pubblici del mondo sembra ignorare i rischi economici connessi al cambiamento climatico
La complicata relazione fra fondi pensione e cambiamenti climatici
(Rinnovabili.it) – Quanto è preparato il mondo della finanza ai danni legati al climate change? Se la domanda doveste farla ai 100 maggiori fondi pensione al mondo, la risposta sarebbe “davvero molto poco”. Secondo la ricerca svolta da AODP (acronimo di Asset Owners Disclosure Project) l’87% del patrimonio investito dai 100 maggiori fondi pensione del mondo, pari a 9.800 miliardi di dollari, deve ancora essere sottoposto a valutazione per i rischi sistemici associati ai cambiamenti climatici e alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Eppure l’esposizione a disastri legati al clima come inondazioni, tempeste o innalzamento del livello del mare può avere un enorme impatto sulle proprietà e sulle infrastrutture, distruggendone il valore e aumentando i tassi di assicurazione. Non tener conto di questi elementi significa esporre la stragrande maggioranza delle attività gestite a una serie di perdite che si rifletterebbero inevitabilmente su membri e i beneficiari.
“I nostri dati – spiega AODP – mostrano che il 18% dei 100 maggiori fondi pensionistici del mondo ha eseguito un’analisi dello scenario climatico. Questa proporzione è effettivamente doppia rispetto al settore assicurativo, mentre un altro 10% sta valutando la possibilità; il che indica che il settore sta facendo progressi in questa direzione ma che la maggior parte sembra non agire”.
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Ancora più sconcertante il dato che riguarda gli impegni presi nei confronti degli obiettivi climatici internazionali: solo il 10% di questi strumenti ha una politica per allineare il proprio portafoglio di investimenti ai target dell‘Accordo di Parigi.
“I grandi fondi pensionistici pubblici che abbiamo valutato sono i proprietari universali della nostra economia globale”, ha affermato Peter Uhlenbruch, responsabile investimenti ad AODP. “Sebbene quasi un terzo abbia identificato i rischi fisici e di transizione che si trovano ad affrontare i loro portafogli, le loro politiche sui combustibili fossili e l’impegno profusoimpallidiscono rispetto alle sfide che affrontiamo. I fondi pensione devono avere il coraggio di trasformare queste loro conoscenze in azioni, facendo passi concreti nel loro impegno aziendale e nell’asset allocation per garantire che i loro beneficiari siano veramente protetti e preservati”.
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