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Fiume scompare in 4 giorni rapito dal riscaldamento globale

fiume scompare in 4 giorni riscaldamento globale

 

(Rinnovabili.it) – L’immenso fiume Slims, largo fino a 150 metri, è scomparso. In quattro giorni soltanto, il suo letto si è completamente prosciugato, togliendo al fiume Yukon un importante affluente. Secondo i sette scienziati che hanno pubblicato le loro analisi su Nature, si tratta del primo caso di “pirateria fluviale” al mondo. A dirottare il corso d’acqua, secondo gli esperti, potrebbe essere stato chiunque. Anzi, è stato chiunque: con le nostre emissioni, noi esseri umani causiamo un riscaldamento globale che produce effetti sempre più imprevedibili. Come il rapimento di un fiume.

La scomparsa improvvisa e inaspettata dello Slims è stata causata dalla fusione troppo rapida di uno dei più importanti ghiacciai canadesi, il Kaskawulsh. Per centinaia di anni, lo Slims ha portato acqua dal versante nord del ghiacciaio al fiume Kluane, affluente del fiume Yukon che poi sbocca nel mare di Bering. Ma nella primavera del 2016, un momento di intensa fusione del ghiacciaio Kaskawulsh ha letteralmente capovolto il corso del fiume, reindirizzandolo nel Golfo dell’Alaska, migliaia di chilometri dalla sua destinazione originaria. Invece di scorrere verso nord, oggi lo Slims punta a sud. Tutto questo in quattro giorni.

 

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fiume 4 giorni riscaldamento globale«Abbiamo scoperto che tutta l’acqua proveniente dalla parte anteriore del ghiacciaio, invece di essere divisa tra due fiumi, stava alimentandone uno solo», ha detto James Best, geologo dell’University of Illinois, che ha partecipato allo studio. Se l’anno precedente i due fiumi erano di dimensioni paragonabili, l’Alsek oggi è 60-70 volte più grande dello Slims, ridotto ad un rigagnolo.

Secondo una analisi statistica, i ricercatori suggeriscono che, con certezza quasi assoluta, questo dramma è dovuto al riscaldamento globale di origine antropica. Le probabilità che sia stata una trasformazione naturale, scrivono, sono pari allo 0,5%.

 

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«Ne consegue che con il 99,5% di probabilità la deviazione del fiume è causata dal riscaldamento avvenuto nel corso dell’era industriale», ha detto Best.

Se la regione dello Yukon è scarsamente abitata e l’impatto di un brusco calo delle risorse idriche non incide drasticamente, il futuro della “pirateria fluviale” potrebbe avere effetti catastrofici su città, villaggi ed ecosistemi che invece sono cresciuti intorno ai corsi d’acqua.

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