La gomma recuperata dalle vecchie calzature sportive sarà destinata alla fabbricazione di pavimentazioni anti trauma ad assorbimento di impatto
L’azienda ESO si occuperà del recupero delle calzature e del riciclo della gomma presente; il materiale granulare ottenuto dai processi di triturazione sarà destinato alla produzione di piastrelle per pavimentazioni anti trauma ad assorbimento di impatto, specifiche per la realizzazione di superfici ludiche e sportive che non conducono elettricità, oltre ad essere atossiche e resistenti alla corrosione di oli, luce e acqua. “Abbiamo individuato la prima area che sarà pavimentata con questo materiale– spiega l’assessore all’ambiente Caterina Biti – il nuovo giardino della ex scuola Caterina de’ Medici in viale Guidoni. Il secondo intervento, su proposta dell’assessore all’educazione Cristina Giachi, sarà il giardino di una scuola”.
“Un altro esempio – ha aggiunto l’amministratore delegato di Quadrifoglio Livio Giannotti – di micro raccolta in città che si aggiunge a quella delle pile esauste, dei medicinali scaduti, degli abiti attraverso il progetto’Ri-vesti’ di Caritas. Come Quadrifoglio forniremo il supporto infrastrutturale a San Donnino dove verranno stoccate provvisoriamente le scarpe che poi saranno indirizzate all’impianto per il riciclo”. Una curiosità: la gomma contenuta in 10 paia di scarpe da running, produce circa un chilo di materiale granulare che equivale a un decimetro quadrato di pavimentazione.