La Finlandia ha dichiarato di voler abbassare le proprie emissioni agendo principalmente sull'efficienza nei settori industriale, edile e trasporti
Anche se gli obiettivi che il paese si è prefisso richiederanno un enorme sforzo ad ogni settore, la Finlandia ha dichiarato di sentirsi sicura di farcela, certa che tutti i settori che utilizzano energia coopereranno per un unico obiettivo: la riduzione delle emissioni di gas serra. I tecnici inoltre hanno affermato che la riduzione di inquinanti potrebbe anche toccare il 90% qualora le nuove tecnologie per il risparmio e l’efficienza venissero adottate ad un ritmo serrato da tutti i comparti, partendo dalla produzione di energia fino al livello industriale passando per il settore edile e per i trasporti.
Attualmente la Finlandia ha a disposizione consistenti riserve di energia rinnovabile e una struttura energetica diversificata per questo motivo il VTT prevede che, nel 2050, tra l’85 e il 100% dell’energia elettrica finlandese potrebbe essere prodotta senza rilascio di anidride carbonica. Per fare questo sarà necessario, oltre alla produzione diversificata di energia, l’adozione diffusa di sistemi di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS), e l’utilizzo diffuso della biomassa soprattutto per il riscaldamento domestico, settore che nei lunghi inverni registra il maggior consumo energetico: il 22% del consumo finale di energia è impiegato nel riscaldamento degli edifici.
L’impatto del settore industriale è invece del 42% sul consumo energetico totale. Puntando all’efficienza soprattutto nei settori della lavorazione della carta, metalli e prodotti chimici la Finlandia potrebbe ottenere ottimi risultati mantenendo gli stessi ritmi di produzione ma con un minore impatto ambientale. Il settore dei trasporto impatta invece del 20% contro una media globale del 15%, percentuale che potrà facilmente essere abbassata grazie al contributo dei biocarburanti e della mobilità alternativa.