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Festambiente: consegnato il Premio Ambiente e Legalità a chi combatte i “Ladri di futuro”

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Secondo i dati di Legambiente dal 2013 ad oggi sono 1.379 gli incendi che hanno compito gli impianti di rifiuti

(Rinnovabili.it) – Si è concluso ieri il tradizionale appuntamento con Festambiente, il festival nazionale di Legambiente giunto alla sua trentaquattresima edizione e organizzato a Rispeschia (Gr). In occasione dell’evento è stato assegnato anche il 18esimo Premio Ambiente e Legalità dedicato a coloro che, in prima persona combattono quotidianamente le attività ecocriminali. Amministratori, giornalisti, magistrati e forze dell’ordine e delle Capitanerie di Porto impegnati nella lotta contro quelli che sono stati definiti “ladri di futuro”, solitamente parte della criminalità organizzata.

I riconoscimenti assegnati – dichiara Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente in occasione di Festambiente – ben raccontano l’impegno concreto per contrastare le illegalità ambientali, che minacciano l’ambiente ma anche la salute dei cittadini e l’economia sana della Penisola. È fondamentale non abbassare la guardia contro i ladri di futuro, a maggior ragione in un momento storico in cui dovremo spendere ingenti risorse pubbliche previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, usando i delitti ambientali inseriti nel codice penale nel 2015 e scongiurando in ogni modo il rischio di infiltrazioni ecomafiose nei cantieri per la realizzazione delle opere e degli impianti che servono alla transizione ecologica del paese. Ma oltre all’impegno dei singoli cittadini, di magistrati e forze dell’ordine, in attesa della nuova direttiva europea sui reati ambientali, per prevenire e contrastare la criminalità ambientale è importante che siano messi in atto interventi normativi e azioni mirate per potenziare l’organico delle strutture investigative che operano nel contrasto alle illegalità ambientali e alzare il livello qualitativo dei controlli pubblici ambientali in tutta Italia, a partire dal Centro-Sud. Servono nuove risorse economiche finalizzate all’aumento del personale delle Agenzie regionali protezione ambiente e all’acquisto della strumentazione innovativa per effettuare i monitoraggi e si deve procedere speditamente all’approvazione dei decreti attuativi della legge 132 del 2016, che ha istituito il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, colpevolmente dimenticati in qualche cassetto del ministero della Transizione ecologica”.

In anteprima a Festambiente i dati di Ecomafia 2022

Dal gennaio 2013, ovvero quando Legambiente ha iniziato il suo monitoraggio, a giugno 2022 gli incendi agli impianti di trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti è salito a 1.379. Sono poco confortanti i dati presentati in anteprima a Festambiente che anticipano il consueto report autunnale Ecomafia 2022. A detenere il primato in negativo è la Sicilia, con 198 incendi, seguita da Campania (173), Lombardia (158), Lazio (139), Piemonte (112), Toscana (102). Numeri così alti dimostrano purtroppo la presenza di un problema ormai cronico nella gestione dei rifiuti, dove l’incendio diventa solo il culmine di una chiara strategia criminale. La strategia illecita solitamente prevede l’utilizzo di capannoni industriali, utilizzati come depositi di rifiuti che, una volta riempiti, vengono sistematicamente incendiati, mettendo a repentaglio la salute dei cittadini e provocando danni ambientali estremamente vasti.

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I vincitori del Premio Ambiente e Legalità

I riconoscmenti della diciottesima edizione del Premio assegnato in occasione dei Festambiente, sono andati a:

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