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Fare meno figli è la miglior soluzione al cambiamento climatico

cambiamento climatico

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Così un cambio negli stili di vita incide sul cambiamento climatico

 

(Rinnovabili.it) – Non ti basterà utilizzare lampade a basso consumo o riciclare i rifiuti. Vendi la tua auto, abbandona la carne e i voli aerei, ma soprattutto fai meno figli. Sono i consigli di un nuovo studio pubblicato su Environmental Research Letters che afferma come il cambio dei comportamenti individuali può innescare un circolo virtuoso in grado di mitigare o prevenire gli effetti del cambiamento climatico.

Tuttavia, spiegano i ricercatori, le azioni ad alto impatto non figurano spesso nei programmi di governo e nei manuali scolastici. Eppure, per evitare un riscaldamento globale fuori controllo le emissioni globali pro capite devono calare fino a raggiungere le 2 tonnellate di CO2 per persona entro il 2050. E un simile cambiamento può avvenire solo abbinando alle politiche pubbliche un cambio di rotta nei comportamenti dei singoli. Secondo la Banca Mondiale, negli Stati Uniti le emissioni pro capite raggiungono le 16 tonnellate. Ciò significa che la strada verso la sostenibilità è ancora lunga, mentre i tempi si accorciano a vista d’occhio.

 

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La ricerca, condotta da un gruppo di scienziati internazionali coordinati dall’Università di Lund, in Svezia, prova quindi ad offrire una comparazione degli impatti positivi che le buone pratiche individuali possono avere sul contrasto al cambiamento climatico. A vincere di gran lunga questa classifica è la scelta di avere un figlio in meno, che farebbe risparmiare al genitore ben 58 tonnellate di CO2 l’anno. La cifra è il risultato di un calcolo che prevede le emissioni prodotte dal bambino e dai suoi discendenti, dividendo poi il totale per la durata di vita prevista della madre. Ad ogni genitore è stato attribuito il 50% delle emissioni del figlio, il 25% delle emissioni dei nipoti e via diminuendo man mano che si diluisce il grado di parentela.

«Riconosciamo che queste sono scelte profondamente personali – ha detto Kimberley Nicholas, ricercatrice dell’Università di Lund – ma non possiamo ignorare l’effetto climatico dei nostri stili di vita. Io non ho figli, ma è una scelta a cui sto riflettendo e che discuto con il mio compagno. Ci importa molto del cambiamento climatico e certamente sarà un fattore che prenderemo in considerazione nella nostra decisione, anche se non sarà l’unico».

Altre strade percorribili in parallelo sono abbandonare un’auto, che consente un risparmio di 2,4 tonnellate di CO2 l’anno, evitare un volo transatlantico (1,6 tonnellate) e diventare vegetariani (0,8 tonnellate all’anno). Queste scelte producono la stessa riduzione di CO2 ad ogni latitudine, mentre altre hanno impatti differenti: passare ad un’auto elettrica, ad esempio, dipende da quanta produzione energetica rinnovabile potrà alimentare quella vettura.

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