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10 progetti della FAO per sostenere il Fondo verde per il clima

Fondo verde per il clima

Il Fondo Verde per il clima è stato istituito nel 2010 dalla Conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici 

(Rinnovabili.it) –  Portare avanti iniziative di adattamento al cambiamento climatico finanziate dal Programma del Fondo verde per il clima (GCF): è la missione della FAO in Burkina Faso, Congo, Guinea equatoriale, Guyana, Kenya, Kirghizistan, Laos, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia e Saint Kitts e Nevis. Si tratta di attività finanziate dal cosiddetto “Readiness Programme” del Fondo Verde per il clima, che è stato istituito nel 2010 dalla Conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). La FAO fornirà dunque una guida per raggiungere ambiziosi obiettivi tra i quali la riduzione delle emissioni di gas serra – in linea con gli Accordi di Parigi che puntano ad un abbassamento della temperatura globale di 2 gradi – e l’adattamento di sistemi agricoli ai cambiamenti climatici per tutelare nel miglior modo possibile la sicurezza alimentare.

 

Ecco quindi che i progetti messi in campo – che in totale sono 41 in 34 paesi, di cui 15 sottoposti all’approvazione a settembre prossimo – vanno dal ripristino di terre e foreste che versano in situazioni di degrado a soluzioni per bacini idrici che soffrono la siccità. C’è poi un impegno anche a livello di nuove tecnologie applicate al settore zootecnico e agricolo affinché vi sia una riduzione delle emissioni. In particolare sono attivi progetti che siano capaci di rendere le coltivazioni più resilienti, in grado quindi di resistere ai cambiamenti climatici. In Guyana 7 milioni di dollari saranno il contributo della FAO per il Fondo per il clima delle Nazioni Unite dal dicembre 2017. In Burkina Faso gli sforzi sono indirizzati all’analisi strategica del potenziale di adattamento e mitigazione delle foreste e dei terreni agricoli, nel Laos il piano d’investimenti forestali sono volti alla collaborazione con il settore privato sull’adattamento ai cambiamenti climatici, mentre in Macedonia la FAO sta supportando il governo per far viaggiare le proprie iniziative politiche di pari passo con le esigenze legate ai cambiamenti climatici.

“Stiamo lavorando con i Paesi in via di sviluppo per prepararli a intraprendere un’azione sul clima nel prossimo futuro – ha commentato René Castro, assistente direttore generale della Fao, del Dipartimento Clima, Biodiversità, Terra e Acqua – questo significa consentire alle famiglie più povere di produrre cibo adottando sistemi a basse emissioni e aumentando la loro resistenza ai cambiamenti climatici”.

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