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Eventi estremi: l’Australia continua a bruciare

L’ondata di caldo record che ha colpito il Paese negli ultimi giorni ha fatto divampare 25 incendi in varie zone dell’Australia Sud-occidentale

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Eventi estremi australiani, tra cui anche incendi più violenti, previsti anche nello State of the Climate 2018

(Rinnovabili.it) – Le previsioni dello State of the Climate 2018 sugli eventi estremi dovuti al riscaldamento globale in Australia sembrano avverarsi. Nel rapporto, infatti, pubblicato a fine dicembre 2018 da Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO) e Bureau of Meteorology, veniva evidenziato quanto l’Australia di oggi debba fare i conti con l’innalzamento del livello dei mari, temperature più calde e incendi più violenti, eventi estremi sempre più frequenti dovuti ai cambiamenti climatici, con impatti avvertiti in molte comunità e molti settori. Proprio in questi giorni, a causa di un’ondata di caldo record, i vigili del fuoco hanno dovuto combattere 25 incendi scoppiati nel week end nell’Australia Sud-occidentale, negli stati di Victoria e in Tasmania. Il Sud-Est dello stato di Victoria è stato il più colpito, con oltre 2.000 vigili del fuoco, aerei e volontari in azione, le cui operazioni sono state rese ancora più difficili dal vento poco favorevole. Oltre alle elevate temperature, lo scoppio degli incendi sarebbe facilitato anche dai cespugli di eucalipto, altamente infiammabili.

 

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È un momento pericoloso, senza mezzi termini, non solo per le comunità, ma anche per i vigili del fuoco”, ha dichiarato il commissario per la gestione delle emergenze di Victoria, Andrew Crisp, in un briefing di emergenza televisivo. Nel 2009, i peggiori incendi boschivi registrati hanno distrutto migliaia di case nel Victoria, uccidendo 173 persone e ferendone 414 in un solo giorno, ancora oggi ricordato come il “Black Saturday”. Nel corso degli incendi divampati nel fine settimana appena trascorso, invece, le township rurali sono state evacuate senza riportare feriti o morti, ma tre case e diverse proprietà sono state distrutte.

 

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Il Bureau of Meteorology australiano ha dichiarato che l’ondata di caldo, tre giorni e tre notti consecutive di temperature superiori alla media, ha superato più di un secolo di record e ha investito quattro stati lungo la costa meridionale. Le temperature in Tasmania, lo stato più meridionale dell’Australia, hanno raggiunto 39,1 gradi Celsius (102 ° F) nella giornata di sabato, il più caldo in 131 anni. I danni di questa anomala ondata di calore si riflettono anche nelle attività produttive, tra cui l’industria del vino (il cui fatturato è stimato in 4,4 miliardi di dollari) i cui rendimenti dell’uva sono destinati a scendere al livello più basso di sempre. La siccità ha anche danneggiato il raccolto di grano invernale e si prevede che porti la tosatura della lana al minimo storico.