(Rinnovabili.it) – Risultati poco soddisfacenti per i finanziamenti comunitari sul fronte della gestione dei rifiuti. Lo ha decretato la Corte dei Conti europea, l’istituzione incaricata dell’audit delle finanze dell’UE. Il revisore ha infatti accertato che l’efficacia del finanziamento UE concesso tramite le misure strutturali per le infrastrutture di gestione dei rifiuti urbani è stata limitata. Bruxelles ha posto la gestione sostenibile dei rifiuti è al centro delle sue politice ambientale, convinta di poter ridurre l’impatto negativo storicamente legato al settore e nel contempo migliorare l’impiego delle risorse.
Il contributo dell’UE alle infrastrutture per la gestione dei rifiuti è considerevole: per il periodo 2000 – 2013, tramite le misure strutturali, vi sono stati assegnati fondi ammontanti a 10,8 miliardi di euro. Tuttavia, il Tribunale ha sottolineato come solo i progetti che si avvalgono di un’appropriata raccolta differenziata alla fonte abbiano mostrato un rendimento soddisfacente. La Corte ha riscontrato “debolezze significative” nella comunicazione dei risultati relativi al conseguimento degli obiettivi UE al punto da rendere difficile il monitoraggio delle performance dei Ventisette. “Benché in quasi tutte le otto regioni esaminate si siano constatati miglioramenti nella gestione dei rifiuti, in sei di esse la produzione di rifiuti pro capite è aumentata. Solo un quarto delle regioni esaminate ha aumentato in maniera significativa il tasso di raccolta differenziata – riducendo quindi il collocamento in discarica – e conseguito in generale gli obiettivi quantificati dell’UE”.