Il tribunale ritiene che l’efficacia dei finanziamenti UE a favore di infrastrutture per la gestione dei rifiuti urbani sia risultata limitata
Il contributo dell’UE alle infrastrutture per la gestione dei rifiuti è considerevole: per il periodo 2000 – 2013, tramite le misure strutturali, vi sono stati assegnati fondi ammontanti a 10,8 miliardi di euro. Tuttavia, il Tribunale ha sottolineato come solo i progetti che si avvalgono di un’appropriata raccolta differenziata alla fonte abbiano mostrato un rendimento soddisfacente. La Corte ha riscontrato “debolezze significative” nella comunicazione dei risultati relativi al conseguimento degli obiettivi UE al punto da rendere difficile il monitoraggio delle performance dei Ventisette. “Benché in quasi tutte le otto regioni esaminate si siano constatati miglioramenti nella gestione dei rifiuti, in sei di esse la produzione di rifiuti pro capite è aumentata. Solo un quarto delle regioni esaminate ha aumentato in maniera significativa il tasso di raccolta differenziata – riducendo quindi il collocamento in discarica – e conseguito in generale gli obiettivi quantificati dell’UE”.