(Rinnovabili.it) – Conoscere il pianeta vuol dire anche riuscire ad incrociare i dati in possesso per avere un quadro multidisciplinare completo. Lo sanno bene i ricercatori del progetto EuroGEOSS (“European approach to GEOSS”), finanziato dall’UE con 6 milioni di euro che, chiedendosi quale fosse la giusta metodologia per far correre le informazioni tra i diversi attori interessati, stanno studiando una nuova metodologia di condivisione dei dati.
L’iniziativa, che riunisce 90 paesi e oltre 60 organizzazioni internazionali si è quindi fissata come obiettivo integrare le informazioni presenti a livello mondiale riferite alla Terra e alle sue condizioni e lo ha fatto realizzando un’infrastruttura interoperabile organizzata in tre aree tematiche: scienze forestali, siccità e biodiversità.
Frédérique Mojon Lumier, assistente del progetto EuroGEOSS presso il BRGM (Bureau de Recherces Géologiques et Minières) francese, ha spiegato: “Poiché GEOSS è un “sistema di sistemi” che si occupa di ambiente, tutti i suoi componenti devono essere interoperabili e in grado di comunicare tra di loro senza intoppi. Il progetto EuroGEOSS è stato lanciato per migliorare gli scambi scientifici tra diversi sistemi GEOSS”. Il nuovo approccio di intermediazione ideato dal gruppo di ricerca ha ottenuto un grande successo e grazie al lavoro condiviso e alla possibilità di condividere le informazioni si è riusciti ad aumentare il numero di dati e la loro precisione e la piattaforma si è subito trasformata nel mezzo migliore per il completamento delle conoscenze ambientali e scientifiche.
“Dobbiamo lavorare insieme per capire come i cambiamenti ambientali influenzano la società e come la società, a sua volta, influenza l’ambiente. L’ambiente non si ferma ai confini dei nostri stati o dell’UE, è un fenomeno globale”, ha dichiarato Mojon.