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Con il Pecf Eurochocolate si tinge di verde

Grazie all'accordo con il Pefc ad Eurocholate verranno distribuiti 50 km di tovagliolini green e materiale cartaceo di provenienza certificata

dispenser Eurochocolate(Rinnovabili.it) – Sostenibilità e cioccolato vanno a braccetto nella nuova edizione dell’Eurochocolate, la rassegna sul cioccolato che sta per svolgersi come ogni anno a Perugia.

Per la ventesima edizione, programmata dal 18 al 27 ottobre, la collaborazione con il PEFC, che garantisce la gestione responsabile del patrimonio boschivo, si preoccuperà che tutto il materiale cartaceo distribuito per l’occasione sia stato prodotto con la carta certificata. Certificati saranno anche i 50 chilometri di tovaglioli che verranno distribuiti riportando i tre loghi dei tre protagonisti di questa virtuosa attività: PEFC, Eurochocholate e BulkySoft (il marchio della cartiera del Gruppo Carrara), per un peso totale di circa 633 chilogrammi.

I tovagliolini protagonisti dell’evento avranno anche l’importante ruolo di messaggeri di uno dei concetti più importanti del momento: la tutela dell’ambiente che passa anche attraverso la gestione sostenibile della filiera bosco-legno-carta.

Tovaglioli in cellulosa certificata e distributori nati per ridurre lo spreco di prodotto aiuteranno sì a diffondere il messaggio ma con responsabilità.

 

“Questo accordo permette non solo di ridurre l’impatto ambientale di uno degli appuntamenti più attesi dai golosi di tutta Italia ma anche di inviare un messaggio cruciale ai consumatori e ai produttori del nostro settore cartario” commenta Antonio Brunori, segretario generale del PEFC Italia. “Esso aumenta infatti nei cittadini la consapevolezza di come sia possibile coniugare sviluppo e tutela delle risorse boschive italiane. E permette alla filiera forestale di fare un passo avanti sulla strada della sostenibilità”. Il motivo è semplice. È tutta una questione di domanda e offerta, in fondo: “quando la richiesta di carta certificata aumenta, necessariamente le aziende cartarie devono adeguarsi per non rimanere fuori dal mercato. E, di conseguenza, anche i produttori di cellulosa e i gestori di boschi e foreste devono adeguarsi”.

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