Entro il 2018 l’Europa e l’Australia collegheranno i rispettivi sistemi di scambio delle quote di emissione, con ottime prospettive per le imprese ed enormi vantaggi in termini di lotta ai cambiamenti climatici
Una volta reso operativo, quello sancito oggi diventerà il primo collegamento intercontinentale tra due schemi di scambio delle emissioni che potrebbe dare un forte impulso alla cooperazione internazionale nella lotta contro il cambiamento climatico e gettare le basi per la costruzione di un solido mercato del carbonio internazionale. Il percorso individuato e condiviso dal Commissario Hedegaard e dal Ministro Combet sarà graduale: a una prima fase in cui si provvederà all’adozione di un regime provvisorio entro la metà del 2013, ne seguirà un’altra in cui saranno avviati i negoziati per arrivare allo schema definitivo nei tempi stabiliti.
Tanti i vantaggi che ci si aspettano dall’accordo: se da una parte le imprese australiane avrebbero accesso a un mercato più ampio, dall’altra quelle italiane potrebbero sfruttare ulteriori opportunità di business, senza contare poi la flessibilità di cui potrebbero godere le imprese che operano sia in Italia che in Australia, grazie all’abbattimento dei costi di conformità.