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ETS: l’Uk permette alle piccole aziende di uscire dal regime

Per facilitare l'economia e non intralciare gli obiettivi climatici l'Uk ha concesso alle piccole aziende la possibilità di uscire dal regime ETS già dal prossimo anno

(Rinnovabili.it) – Gli impianti di piccole dimensioni potranno uscire dal regime di scambio delle emissioni già a partire dal 2013. Lo afferma il governo Uk, che precisa di aver pensato la norma per le piccole imprese e per gli ospedali per risollevare l’industria già dal prossimo anno, con la prospettiva di risparmiare circa 80 milioni di sterline entro il 2020. In tutta Europa sono circa 12mila gli impianti coperti dalla normativa che li obbliga ad acquistare permessi di carbonio come metodo di compensazione per gli inquinanti rilasciati.

Ma nella politica britannica denominata Red Tape Challenge, messa in piedi per eliminare le costrizioni che soffocano le imprese, le 250 imprese che rispecchiano l’un percento delle emissioni di CO2 che rientrano nell’ETS potrebbero presto uscire dal regime fissando degli obiettivi individuali, proporzionali all’impegno e all’inquinamento generato. Il Department of Energy and Climate Change (DECC) ha comunque tenuto a sottolineare che l’ETS europeo rimane il meccanismo principale attraverso il quale il Paese potrà raggiungere i propri obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio, specificando che l’uscita di scena delle piccole aziende potrà “alleviare l’onere amministrativo sproporzionatamente alto” imposto alle piccole installazioni, eliminando l’obbligo di restituire le quote e di iscriversi ad un registro, oltre a semplificare il monitoraggio, la rendicontazione e le verifiche agli impianti. A tal proposito il ministro dei Cambiamenti Climatici Greg Barker ha dichiarato “Abbiamo lavorato a stretto contatto con l’industria guardando le loro esigenze al fine di sviluppare e progettare una politica che consenta di risparmiare veramente i soldi e il tempo delle aziende, pur garantendo il raggiungimento degli obiettivi ambientali”.

Per uscire dal regime gli impianti dovranno dimostrare di aver rilasciato emissioni inferiori a 25mila tonnellate di CO2eq a partire dal 2008.

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