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ETS, l’Europarlamento vota per il congelamento delle quote CO2

Le misure fissano condizioni più rigorose per il congelamento delle quote di CO2, con l’obiettivo di ripristinare l'effetto di incentivazione del sistema di scambio di emissioni

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(Rinnovabili.it) – Sì al congelamento di una parte delle eccedenza dei crediti di CO2, come strategia per riportare in alto il prezzo delle quote di carbonio ed incoraggiare le imprese a investire nell’innovazione low emission. Il Parlamento europeo ha votato oggi in plenaria il progetto di interruzione provvisoria delle aste dell’ETS comunitario. Le misure, modificate in Parlamento a luglio di quest’anno fissano condizioni più rigorose per il congelamento delle quote di CO2, con l’obiettivo di ripristinare l’effetto di incentivazione del sistema di scambio di emissioni. “Sono lieto che siamo riusciti a convincere i nostri colleghi di come il backloading fosse assolutamente necessario perché il sistema di scambio di emissioni (ETS) raggiungesse i suoi obiettivi“, ha commentato Matthias Groote (S & D, DE), la cui relazione è stata adottata con 385 voti a favore, 284 contrari e 24 astensioni. “L’ETS non cerca di danneggiare la nostra industria, al contrario. Premia l’innovazione e l’efficienza mettendo un prezzo al carbonio, ma ha bisogno di fornire un segnale di prezzo chiaro. Le discussioni del vertice di Varsavia il mese scorso hanno concluso che il mercato del carbonio è a un punto di svolta. È quindi fondamentale che permettiamo al sistema ETS raggiungere la sua maturità”. L’emendamento proposto dal Parlamento e approvato dal Consiglio, afferma che la Commissione può, in circostanze eccezionali, regolare la tempistica dell’asta, a condizione che una valutazione dell’impatto dimostri l’assenza di un rischio significativo di delocalizzazione delle imprese al di fuori dell’UE. La Commissione potrà fare un tale adeguamento, fino al 2020, per un volume massimo di 900 milioni di quote. Il Consiglio dei ministri voterà la norma nella riunione del 16 e 17 dicembre.

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