La Corea del Sud ha proposto un regime ETS che prevede un prezzo del carbonio per tonnellata di 90 dollari
(Rinnovabili.it) – Sarà veramente la Corea del Sud a lanciare il più ambizioso piano ETS del pianeta? Lo dichiara la Bloomberg Finance (BNEF) in un rapporto al quale ha partecipato anche Ernst&Young dove viene evidenziata la possibilità di scambio di carbonio per 90 dollari la tonnellata con la prospettiva che entri in funzione già dal 2015.
Appena diffusasi, la notizia ha generato commenti “Se il governo dovesse attuare il regime senza alcuna modifica tutto questo avrà importanti implicazioni per le aziende coreane,” ha detto Richard Chatterton, capo analista di mercati del carbonio a BNEF. “Stabilire il prezzo del carbonio porterà a prezzi più elevati dell’energia e comporterebbe costi addizionali per le industrie. Il governo vuole ridurre l’impatto dell’ETS distribuendo la maggior parte delle quote gratuitamente, ma i costi potrebbe lo stesso salire in fretta.”
Con l’obiettivo di riuscire a ridurre il tasso di emissioni del 30% entro il 2020, la Corea spera che le aziende riescano ad adeguarsi quanto prima ai nuovi regimi anti emissioni sostituendo le fonti inquinanti con le rinnovabili e con quelle a basso impatto ambientale, usufruendo anche del CCS nonostante i prezzi delle varie tecnologie siano al momento ancora elevati per le industrie coreane, che potrebbero non farcela a sostenere i costi di adeguamento che il regime richiede.
“La sfida consiste nello stabilire un prezzo del carbonio tale da influenzare le decisioni di investimento, ma abbastanza basso da portare alla transizione verso un’economia libera dal carbonio senza troppi intoppi”, ha detto Milo Sjardin, capo della ricerca per la BNEF Asia.