Una tre giorni di mostre, seminari e incontri all’interno di uno dei più splendidi laboratori di sviluppo sostenibile. Succede a Salina, designata Isola Pilota Europea 2019 per la transizione energetica verso l’energia rinnovabile, dove dal 28 al 30 giugno sono previsti i “Green Salina Energy Days”, organizzati dall’ENEA, con le amministrazioni regionali, gli Enti Locali, la comunità scientifica siciliana, i professionisti e le aziende interessate a partecipare attivamente alla transizione energetica dell’isola.
I “Green Salina Energy Days” saranno l’occasione per incontrarsi, discutere, raccogliere e valutare proposte, idee, possibilità e criticità, utili alla redazione dell’Agenda di transizione energetica di tutte e tre le isole siciliane designate dal Segretariato europeo.
Al centro del dibattito ci sarà l’energia, ma si parlerà anche di sostenibilità, circolarità e “resilienza” dell’intero sistema isolano.
Due le fiere espositive previste. La prima, a Santa Marina Salina, riguarderà la mobilità elettrica, la seconda, a marina di Rinella, nel Comune di Leni, sarà invece rivolta agli impianti e ai sistemi per la produzione e lo sfruttamento dell’energia rinnovabile.
Spazio ai seminari nelle giornate di venerdì 28 e sabato 29, la cui preparazione inizierà, nella serata di giovedì 27, nel corso di un incontro, un “think tank” fra gli addetti ai lavori. Un secondo think tank è previsto anche la sera di venerdì, in preparazione del seminario di sabato. Si tratta di due importanti occasioni di amichevole, conviviale, confronto e discussione, fra alcuni degli attori di quella che sarà la governance politica e tecnica del percorso di transizione di Salina e delle altre isole minori siciliane.
L’isola dell’arcipelago delle Eolie fa parte delle prime sei isole pilota di un Programma attraverso il quale il Segretariato Europeo “Clean Energy for EU Islands” intende promuovere e favorire, nelle isole minori, il percorso verso l’autosufficienza energetica e la sostenibilità economica e sociale. A far compagnia a Salina, ci sono le isole di Cres-Lošinj (Croazia), le isole Aran (Irlanda), Sifnos (Grecia), Culatra (Portogallo) e La Palma (Spagna) e anche quelle di Pantelleria e di Favignana che, insieme ad altre 18 isole europee avvieranno le attività̀ di transizione a partire dal 2020.
Un risultato, quello della designazione, che è frutto di una proposta che vede l’ENEA capofila di un partenariato del quale fanno parte i Comuni isolani di Malfa, Leni e Santa Marina Salina, l’Assessorato Regionale dell’Energia, l’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia, l’Associazione “Salina Isola Verde” degli albergatori di Salina, e l’Associazione ambientalista Marevivo. È pure previsto il necessario coinvolgimento e apporto di competenza da parte del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Palermo, che da anni collabora con ENEA nel campo della ricerca sui sistemi energetici e di quella del CNR Itae di Messina, anch’esso in prima fila, a livello internazionale, nel settore delle fonti rinnovabili, dell’idrogeno e della mobilità elettrica.
Il focus del progetto coordinato dall’ENEA sarà l’individuazione di un percorso di transizione energetica e di meccanismi, leve e incentivi che favoriscano la partecipazione attiva e durevole, nel processo di transizione, delle amministrazioni locali e regionale, della popolazione, degli stakeholder e dello stesso Segretariato Europeo.
L’obiettivo immediato è la redazione, da parte di quanti collaborano al progetto Salina, ed entro il 21 settembre prossimo, della cosiddetta “Agenda della transizione energetica”, nella quale saranno indicati obiettivi ed azioni con orizzonte al 2030.