La mano dell’uomo sull’ecosistema è pesante. Da qui al 2050 le tonnellate di plastica nelle acque oceaniche supereranno il peso di tutti i pesci
(Rinnovabili.it) – Gran parte degli imballaggi in plastica viene utilizzata una sola volta. Lo afferma un rapporto pubblicato dal World Economic Forum (WEF). Iniziato ieri, il summit delle élite economica globale continuerà fino a venerdì nella cittadina di Davos, in Svizzera. Il dossier, intitolato The New Plastics Economy, mostra che l’usa e getta provoca una perdita per l’economia pari a 80-120 miliardi di dollari l’anno, il 95% del valore materiale di questi imballaggi.
La nuova economia della plastica descritta dal rapporto, prevede un ripensamento completo dell’utilizzo degli imballaggi e delle materie plastiche in genere: serve un modello basato sulla creazione di efficaci percorsi post-impiego, riducendo drasticamente il dumping negli ecosistemi, in particolare gli oceani. Gli esperti sottolineano anche la necessità di sostituire petrolio e gas naturale con nuove materie prime per la produzione di plastica.
Sul medio periodo, tuttavia, non sembra esserci niente da fare: siamo destinati a distruggere la vita marina con i nostri rifiuti. Secondo il WEF, le migliori ricerche oggi disponibili stimano che vi siano 150 milioni di tonnellate di plastica negli oceani. In uno scenario business as usual, cioè senza modifiche al sistema produttivo, entro il 2025 si pensa che per ogni tre tonnellate di pesci vi sarà una tonnellata di plastica. Entro il 2050, invece, la plastica avrà superato in peso la fauna marina.
«Questo rapporto mostra l’importanza di innescare una rivoluzione nell’ecosistema industriale della plastica», ha dichiarato Dominic Waughray, del World Economic Forum. Oggi solo il 14% degli imballaggi in plastica prende la strada del riciclo.
«Dopo l’utilizzo – ha detto Martin R. Stuchtey, del McKinsey Center for Business and Environment – le materie plastiche possono essere trasformate in preziose materie prime. La nostra ricerca conferma che l’applicazione dei principi di economia circolare potrebbero innescare una grande ondata di innovazione, con benefici per l’intera catena produttiva».