I numeri parlano chiaro: per il solo 2010 il fatturato legato agli investimenti nelle fonti rinnovabili ha superato più di 6 miliardi di euro, confermando la definitiva ascesa di questo settore nel mercato europeo e mondiale. Anche una nazione come il Giappone, la cui economia nazionale si basa prevalentemente sull’utilizzo dell’energia nucleare, sta progressivamente abbandonando questa fonte energetica a favore di investimenti più puliti, legati all’energia alternativa proveniente dalla natura.
Di questo tema si è parlato oggi assieme al direttore di Rinnovabili.it, Mauro Spagnolo, durante la puntata Rai di UnoMattina estate. “Il settore delle energie alternative – spiega Mauro Spagnolo – sta progressivamente diventando la sola vera alternativa strategica per il futuro del Pianeta”, infatti, a differenza delle fonti fossili come il petrolio, le fonti rinnovabili quali il vento, il sole, il calore della terra, sono virtualmente infinite, inesauribili e, soprattutto, sono “pulite”, sicure e con un impatto ambientale minimo.
In Italia il settore che fino ad oggi si è reso protagonista dei maggiori investimenti è quello della tecnologia fotovoltaica; la ragione di questo monopolio è da ricercarsi nella normativa di riferimento. Attualmente, infatti, le procedure di incentivazione, normate per legge, sono principalmente legate ad impianti fotovoltaici, questo ha consentito il passaggio ad una progettazione non solo a livello industriale e a grande scala, ma anche legata ai piccoli investimenti a misura di “famiglia”, facilmente installabili e, soprattutto, a costi ammortizzabili in pochi anni.
Negli ultimi mesi sta prendendo corpo la possibilità di ampliare la normativa di incentivazione legata alle fonti energetiche alternative, aprendola anche al settore del solare termico, della geotermia e della biomassa.
Quest’ultimo punto, in particolare, è stato approfondito da Walter Righini, presidente di FIPER (Federazione Italiana di Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili) ed ospite, assieme a Mauro Spagnolo, della trasmissione UnoMattina estate. Come afferma Righini, la produzione di energia da biomassa, potrebbe essere una valida ed efficace soluzione, per gli ancora troppo numerosi comuni italiani collocati in zone fredde, non raggiunti dal gas metano. Dunque in un paese come il nostro, gli investimenti a favore del settore delle rinnovabili, potrebbero avere dei risvolti assolutamente positivi, dimezzando completamente l’attuale spesa, legata all’approvvigionamento di energia. Ma per operare un cambiamento davvero efficace a favore di un futuro più roseo e pulito, è fondamentale trasformare anche il nostro modo di agire.
Oltre a trasformare la nostra dipendenza energetica a favore di fonti più pulite, è essenziale imparare a risparmiare. A questo proposito, come afferma Spagnolo, è stato stimato che, mantenendo un comportamento virtuoso volto al risparmio più che al consumo, saremmo in grado di abbassare la richiesta di energia del 40%, rendendo il 2020, l’anno strategico per la svolta Europea a favore delle energie alternative, ancora più reale.