Ha ricevuto il via libera il progetto di riciclo delle deiezioni umane studiato dall'Imperial College di Londra
La tecnologia è basata su una struttura porosa che contiene batteri e nano-particelle metalliche; quando i fanghi fecali vi passano attraverso le particelle reagiscono per separare elettroliti, dal metano e l’ammoniaca. Tre tipologie di sottoprodotti da rimpiegare nella produzione energetica e in quella agricola (tramite la produzione di fertilizzante) rilasciando in aggiunta acqua pulita. Spiega Martyn McLachlan, del Dipartimento dei Materiali presso l’Imperial, College: “In futuro, potremmo far sì che le case in Gran Bretagna si producano da sole l’acqua potabile, l’energia e il fertilizzante semplicemente sfruttando ciò che ci viene naturale fare ogni giorno. Le implicazioni per i paesi in via di sviluppo sono ancora più importanti, dal momento che la fornitura di acqua potabile pulita è essenziale per il sostentamento e l’autoproduzione energetica potrebbe supportare la crescita economica”.