L'agenzia e Federambiente hanno fornito un quadro dettagliato della situazione italiana in merito alla gestione della raccolta e della valorizzazione dei rifiuti urbani
(Rinnovabili.it) – E’ stato presentato stamane a Roma il Terzo Rapporto sul recupero energetico da rifiuti urbani in Italia. La collaborazione tra Enea e Federambiente ha dato vita ad un panorama aggiornato di come il nostro paese gestisca la raccolta e la valorizzazione della risorsa “rifiuto” con finalità energetica.
Buoni i risultati sull’impiantisca per il recupero energetico, in netta crescita e di fondamentale importanza per lo sviluppo dell’intera filiera e per aumentare i benefici ambientali derivanti da una corretta gestione del sistema.
“Questa terza edizione del Rapporto, che è frutto di una consolidata collaborazione tra ENEA e Federambiente, permette di valorizzare le competenze di carattere ingegneristico e impiantistico e l’esperienza che l’ENEA ha maturato nella gestione dei rifiuti, con particolare riguardo ai trattamenti termici innovativi che consentono il recupero combinato di energia e di materia dai rifiuti, e che sono state messe a disposizione di Federambiente, che gestisce la maggior parte degli impianti di recupero energetico da rifiuti urbani presenti sul territorio nazionale. Questa collaborazione è stata recentemente formalizzata con un Protocollo d’Intesa e sono fiducioso che potranno essere conseguiti risultati di elevato interesse tecnico-scientifico, trasferibili al sistema Paese” ha dichiarato l’ing. Giovanni Lelli, Commissario ENEA.
L’Italia, con una media di con 541,3 kg/anno di rifiuti urbani pro capite si colloca poco al di sopra della media europea calcolata sui 27 paesi dell’Unione. In discarica attualmente finisce il 49,1% di quanto prodotto, contro il 37,3% della media UE mentre è riuscita ad abolire la presenza di discariche solo la Svizzera.
Parte dei rifiuti viene invece conferita negli inceneritori: nei 27 dell’Ue sono in totale 398 gli impianti, che nel 2009 hanno trattato 65,1 milioni di tonnellate. Nel nostro paese i dati al 31 dicembre 2010 gli impianti di incenerimento funzionanti erano 50 per una capacità di trattamento pari a 7.123.316 tonnellate/anno (21.693 tonnellate/giorno), con una capacità termica di 2.925 MW e una potenza elettrica installata di 783 MW. La maggior parte degli impianti (29) sono localizzati nel nord Italia, 15 al centro e 9 al sud e nelle isole.
Nel 47,8% dei casi ad essere trattati sono stati rifiuti urbani indifferenziati, il 34,2% da frazione secca e CDR (combustibile derivato dai rifiuti) e il 18,0% da rifiuti speciali e sanitari. La conseguente produzione di scorie, 963.000 tonnellate nel 2010, va comunque aggiunta al rilascio di fumi inquinanti anche se entro il 214 è previsto un incremento sostanziale della capacità complessiva di trattamento e del relativo recupero energetico.