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ENEA: con MEID l’industria diventa amica dell’ambiente

Un progetto pilota, della durata di tre anni, sperimenterà nuovi modelli di progettazione e produzione che, salvaguardando l'ambient,e produrranno ricchezza nelle aree industriali del Mediterraneo

(Rinnovabili.it) – E’ stato presentato martedì a Roma il progetto coordinato dall’ENEA che punta ad offrire alle aree industriali del Mediterraneo un’occasione di sviluppo in armonia con l’ambiente. Il progetto europeo MEID (Mediterranean Eco-Industrial Development, Sviluppo industriale ecosostenibile), oltre al supporto dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie sarà coordinato dall’Assessorato all’Ambiente  della Regione Lazio.

Stabilendo nuovi vincoli di realizzazione dei progetti MEID offre contemporaneamente alle diverse realtà un’occasione di sviluppo e crescita in grado di rimettere in modo l’economia locale e regionale. Tali aree sono infatti considerate di fondamentale importanza per la crescita delle realtà industriali, con impatti positivi che si potranno ripercuotere anche a livello internazionale, mettendo in risalto l’importante rapporto impresa- territorio-cittadino.

Finanziato attraverso fondi comunitari del Programma di cooperazione transnazionale MED “Europe in the Mediterranean”, il progetto nasce per stabilire un nuovo modello condiviso per la progettazione, realizzazione e gestione di Aree Industriali Sostenibili (AIS) nei Paesi del Mediterraneo, puntando però alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività attraverso l’adozione e l’utilizzo di tecnologie low carbon.

Ad alta densità di popolazione, le aree mediterranee sono spesso di difficile gestione per l’uso intensivo del suolo e per le conseguenti difficoltà legate alla mobilità. Per questo si è resa necessaria la redazione di un nuovo piano di collaborazione che metta in relazione industria, enti locali, e cittadini tenendo conto delle criticità espresse dai diversi attori. Il modello che verrà proposto dovrà mettere in evidenza i bisogni e le necessità delle piccole e medie imprese per cercare di aumentarne la competitività, anche attraverso la creazione di nuove sinergie e l’impiego di tecnologie a risparmio e recupero energetico.

Questo modello sarà testato presso tre aree industriali pilota nei Paesi partner: Ragusa, Padova e Valencia per una durata di tre anni periodo durante il quale gli attori collaboreranno anche con altri dieci partner di riferimento in Italia, Spagna, Francia, Grecia, Malta e Bosnia Erzegovina.