(Rinnovabili.it) – Un calo delle emissioni del 12% rispetto al 2007 è quanto registrato negli Stati Uniti grazie al passaggio dal carbone al gas naturale e per merito del lento ma progressivo abbandono delle fonti fossili a favore di rinnovabili e nucleare.
Solo lo scorso anno il calo del rilascio di inquinanti ha toccato quota -3,8% facendo registrare il livello più basso dal 1994. Lo ha dichiarato la EIA, Energy Information Administration, in un rapporto pubblicato ieri nel quale si conferma che il consumo di energia lo scorso anno è sceso del 2,4% grazie anche agli interventi di efficientamento energetico.
“Circostanze specifiche, come il caldo eccessivo registrato nel primo trimestre del 2012 e il forte aumento della generazione di energia da gas naturale hanno contribuito al significativo calo delle emissioni nel 2012″, si legge nel rapporto. “Altri fattori, quali il miglioramento dell’efficienza energetica dei veicoli e il maggiore uso di energia prodotta da fonte rinnovabile, tuttavia, potrebbero svolgere un ruolo costante negli anni successivi.”
I dati verranno probabilmente accolti con favore da chi confida nello sviluppo dello shale gas che sostengono la transizione dal carbone al gas scisto definendola uno dei mezzi più efficaci per tagliare sensibilmente le emissioni di gas ad effetto serra nel medio periodo.