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Emissioni e reddito, l’Istat aggiorna il BES

Emissioni e reddito, l’Istat aggiorna il BES

Emissioni e reddito, l’Istat aggiorna il BES

 

(Rinnovabili.it) – Reddito medio disponibile aggiustato pro capite, Indice di disuguaglianza del reddito disponibile, Tasso di mancata partecipazione al lavoro ed Emissioni di CO2 e altri gas clima alteranti. Sono questi i quattro campi d’analisi sperimentale con cui l’indice BES entrerà a far parte della programmazione delle riforme italiane.

A concedere il via libera è stata la legge n. 163/2016 di riforma del bilancio dello Stato che ha introdotto gli indicatori di benessere equo e sostenibile nel ciclo della programmazione economica e di bilancio. In altre parole, per la prima volta il governo si è impegnato a considerare le dimensioni del benessere accanto a quelle più strettamente economiche nella valutazione delle politiche pubbliche.

 

Contestualmente, presso l’Istat è stato istituito il “Comitato per gli indicatori di benessere equo e sostenibile”, presieduto dal Ministro dell’Economia e composto dal Presidente dell’Istituto statistico, dal Governatore della Banca d’Italia e da due esperti della materia. I lavori sono ancora solo all’inizio ma il comitato ha già individuato i primi quattro campi cui realizzare l’esercizio di simulazione di impatto delle politiche per il DEF 2017, ora la vaglio delle Camere.

 

Per gli indici sopra citati, l’Istat ha fornito lo scorso venerdì le stime aggiornate al 2016, fornendo pertanto anche i nuovi valori sulle emissioni antropogeniche dei “gas serra”italiane. Si scopre così che per anidride carbonica, metano e protossido d’azoto (espresse in “tonnellate di CO2 equivalente”) il processo di riduzione ha toccato la punta massima nel 2014 raggiungendo il livello di sette tonnellate di CO2 equivalente per abitante, rispetto a 10,1 del 2004. I valori provvisori del 2015 e 2016, per la cui stima l’Istituto ha impiegato il modello basato sulla dinamica del Pil, sarebbero invece di nuovo in crescita, seppure con un trend ancora molto debole. Finito l’effetto della crisi economica, le emissioni climalteranti italiane avrebbero raggiunto per la fine dello scorso anno 7,4 tonnellate di CO2 equivalente per abitante.

 

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