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Emissioni di CO2 al massimo storico nel 2018

 

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Foto Martin Muránsky

 

Trasporti e carbone alla base del preoccupante aumento delle emissioni di CO2 registrato

 

(Rinnovabili.it) – Le emissioni di CO2 si stanno dirigendo nella direzione opposta a quella necessaria per combattere i cambiamenti climatici e toccheranno il massimo storico nel 2018. La rivelazione shock è contenuta nel rapporto Global Carbon Budget che il Global Carbon Project ha presentato al vertice sul clima delle Nazioni Unite, la COP 24 in corso a Katowice, nella quale si spiega che l’aumento è dovuto al numero crescente di auto sulle strade e all’uso del carbone, due fattori che da soli condurranno a un riscaldamento globale catastrofico. Una tendenza che, però, rassicurano, potrà essere invertita entro il 2020 abbattendo le emissioni nel settore dei trasporti, in quello industriale e in quello agricolo. Il rapporto stima che le emissioni di CO2 aumenteranno del 2,7% nel 2018, in netto rialzo rispetto a quanto registrato nel periodo 2014-2016 e l’1,6% in più rispetto al 2017, una crescita cui stanno contribuendo tutti i paesi del mondo, con le emissioni di Cina in aumento del 4,7%, negli Stati Uniti del 2,5% e in India del 6,3% nel 2018; le emissioni europee, invece, sono quasi stabili, ma dopo aver registrato un decennio di forti cali.

 

L’aumento globale delle emissioni di carbonio è preoccupante – ha detto Corinne Le Quéré, della University of East Anglia, che ha condotto la ricercaperché per affrontare i cambiamenti climatici le emissioni devono diminuire per poi arrivare a zero e non vediamo un’azione incisiva per arrivare a questo risultato”. Prodotto da 76 scienziati provenienti da 57 istituti di ricerca di 15 paesi diversi, il Global Carbon Budget ha rilevato che i fattori trainanti dell’aumento delle emissioni di CO2 nel 2018 sono stai una maggiore produzione di carbone in Cina e India, a mano a mano che le loro economie sono cresciute e più petrolio è stato utilizzato nei trasporti, che l’industria ha anche usato più gas e che le energie rinnovabili sono cresciute rapidamente, ma non abbastanza da compensare l’aumento dell’uso di combustibili fossili.

 

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La speranza degli autori del rapporto è che il contesto della COP 24 sia un’ottima occasione per attirare l’attenzione dei leader mondiali, un avvertimento per i governi riuniti a Katowice. ActionAid sostiene che ci sia troppa compiacenza nell’aria in questa COP 24 e che magari una notizia del genere potrebbe scuotere le coscienze di chi interviene ai negoziati. “Non ci dimentichiamo – ha commentato invece Christiana Figueres, il diplomatico ONU sul clima che ha supervisionato l’Accordo di Parigi – che ogni anno di aumento delle emissioni mette ancora più a rischio l’economia, la vita e i mezzi di sussistenza di miliardi di persone”.

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