Per la prima volta l’Unione Europea regolerà le emissioni dei mezzi pesanti
(Rinnovabili.it) – L’UE si appresta a metter nuovamente mano al corpus normativo dedicato alle emissioni dei trasporti. È prevista per il 16 maggio, infatti, la presentazione, da parte della Commissione europea, di una proposta legislativa sui primi standard per la CO2 dei mezzi pesanti. Primi perché, nonostante il peso del settore sull’ambiente – 25 per cento della CO2 del trasporto stradale europeo e circa il 5 per cento dei gas serra totali nell’UE – autobus, camion e pullman sono tuttora fuori da qualsiasi obbligo climatico.
L’Europa ha iniziato a preoccuparsi in maniera specifica del comparto nel 2014. Ma si è dovuto aspettare maggio 2017 per ottenere la prima proposta relativa al monitoraggio e alla comunicazione delle emissioni e del consumo di carburante dei nuovi veicoli pesanti. Il testo, assieme ad un regolamento sugli strumenti di determinazione della CO2, è stato approvato in via informale all’inizio di quest’anno e prevede che dal 1° gennaio 2019, i produttori di camion siano obbligati a calcolare CO2 e consumi di tutti i nuovi mezzi prodotti per il mercato comunitario. Il calcolo sarà effettuato tramite VECTO, un software di simulazione sviluppato dalla Commissione in collaborazione con l’industria.
Questo provvedimento costituisce, tuttavia, solo il preludio all’azione vera e propria, ossia la determinazione di obiettivi di riduzione delle emissioni. Tali target saranno contenuti nella proposta legislativa di prossima pubblicazione e permetteranno di capire quanto l’Unione faccia sul serio in termini di lotta climatica.
In attesa di conoscere il contenuto della nuova bozza di direttiva, alcuni Stati membri dell’Unione europea stanno facendo pressioni a Bruxelles affinché tenga alto l’impegno. La Reuters riporta oggi il contenuto di un position paper della Francia in cui si esorta l’esecutivo UE a “fissare obiettivi ambiziosi per il 2025, il 2030 e il 2050 al fine di espandere gli sforzi di decarbonizzazione dei trasporti”. Similmente i ministri di Irlanda, Lituania, Paesi Bassi e Lussemburgo hanno inviato una lettera congiunta in cui chiedono di stabilire un obiettivo di riduzione delle emissioni dei mezzi pesanti di almeno il 24 per cento entro il 2025 e del 35-45 per cento per il 2030.
L’industria ha già fatto sapere di non gradire queste percentuali, ritenendo più realistico una riduzione delle emissioni di CO2 per i mezzi pesanti del 16 per cento entro il 2030, con un obiettivo intermedio del 7 per cento nel 2025.