Agendo sulle apparecchiature e sul personale il comparto della ristorazione potrebbe ottenere importanti riduzioni dei costi energetici ed emissioni, parola del Carbon Trust
Lo studio dell’Agenzia ha stimato per ogni pasto servito nel Regno almeno 3 pence vengono sprecati, con la previsione che in futuro i costi energetici salgano ulteriormente di circa 154 milioni l’anno fino al 2020 nel caso in cui le aziende continuino ad adottare approcci a breve termine invece che investire in nuovi apparecchi ad alta efficienza.
Calcolato che in Uk vengono serviti ogni anno circa 8 miliardi di pasti, con un impatto in bolletta di 770 milioni di sterline e quattro milioni di tonnellate di emissioni di carbonio, che potrebbero essere evitate o almeno ridotte attraverso l’acquisto di attrezzature più efficienti. Semplicemente cambiando i frigoriferi si potrebbero infatti evitare 56mila tonnellate di CO2 e risparmiare circa 13 mln di sterline.
Ma per modificare l’impatto sull’ambiente esistono anche misure a basso costo, come la modifica degli orari di apertura e la sostituzione di alcune pietanze nei menu. Ma anche la formazione del personale può influire sull’efficienza del comparto, intervenendo ad esempio sul lavaggio delle stoviglie e sulle metodologie di cottura dei cibi, che potrebbero far risparmiare 173mila tonnellate di anidride carbonica e 35 milioni di sterline.