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L’educazione al riciclo comincia da RAEE@scuola

Saranno circa 45 mila gli alunni che in 50 Comuni italiani parteciperanno alla quarta edizione di RAEE@scuola, l’iniziativa di educazione ambientale

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(Rinnovabili.it) – Partire dai più piccoli per portare la sensibilità ambientale tra i più grandi, costruendo al contempo una generazione più consapevole. È l’obiettivo di RAEE@scuola, il progetto – giunto alla quarta edizione – promosso dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) insieme al Centro di Coordinamento RAEE (CdC RAEE)

L’iniziativa prende il via oggi da Alessandria, in provincia di Torino, e fino al prossimo mese di giugno coinvolgerà, in 50 Comuni italiani, oltre 45 mila alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Negli istituti verrà distribuito un kit informativo e gli studenti saranno invitati a portare da casa i piccoli RAEE – come telefonini, stampanti, giochi elettronici, phon – e a conferirli in appositi contenitori posizionati nelle scuole. Al termine di un periodo di tre settimane, il materiale raccolto verrà ritirato dagli addetti del servizio di igiene urbana del Comune e verrà trasportato presso il Centro di Raccolta comunale.

Ogni italiano produce ogni anno in media 14,7 kg di RAEE; di questi poco più di 4 kg pro-capite, pari a circa il 30% dell’immesso sul mercatoviene correttamente raccolto e avviato al recupero. Gettare i RAEE in un cassonetto della raccolta indifferenziata non solo è uno spreco, perché si rinuncia al recupero di materie prime importanti (ferro, alluminio, rame, plastica) e metalli preziosi (oro, argento, rame) riutilizzabili nei cicli produttivi, ma anche un costo per la collettività e un gesto dannoso per l’ecosistema: questi prodotti sono composti anche da sostanze inquinanti (come i clorofluorocarburi) e tossiche (come il mercurio) altamente nocive per l’uomo e per l’ambiente.

«È necessario – spiega Filippo Bernocchi, Delegato ANCI Energia e Rifiuti – incrementare la raccolta e il riciclo dei RAEE, soprattutto a fronte dei nuovi obiettivi che la Comunità Europea impone agli Stati Membri. La Nuova Direttiva RAEE 2012/19/UE prevede la modifica dei quantitativi minimi di RAEE da raccogliere e cambia i parametri per il calcolo dei tassi di raccolta». La soglia minima da rispettare non si baserà più sui chilogrammi di RAEE raccolti per ogni abitante, ma sul rapporto tra i quantitativi raccolti e la media delle nuove apparecchiature immesse sul mercato nei tre anni precedenti. Dal 2016 si dovrà raccogliere il 45% dell’immesso sul mercato, per poi passare al 65% nel 2019: un obiettivo che l’Italia, al momento è molto lontana dal raggiungere.