Troppo disaccordo tra gli Stati. Il fronte favorevole alla nuova bozza è guidato dalla Germania (su cui pesano gli interessi di colossi come Bayer e BASF). La Francia portabandiera dei contrari
(Rinnovabili.it) – Ennesimo stallo nella votazione sugli interferenti endocrini (EDC). La proposta della Commissione non è riuscita ad ottenere la maggioranza qualificata – 55% degli Stati che rappresentino almeno il 65% della popolazione – per approvare i nuovi criteri di identificazione. Gli EDC sono sostanze o molecole chimiche dannose per la salute che agiscono sugli ormoni e sul sistema endocrino, degli uomini come degli animali. Sono presenti in diversi prodotti commerciali come ad esempio pesticidi, additivi alimentari, cosmetici. La votazione verte sugli EDC presenti in pesticidi e biocidi.
Il braccio esecutivo dell’UE aveva reso pubblica una bozza di riforma lo scorso giugno, dopo più di 3 anni di ritardo. Bozza che va a tutto favore dell’industria, lasciando scappatoie affinché molte sostanze non possano venire classificate come dannose e quindi vietate. Il voto sugli EDC è di fondamentale importanza: da quei criteri, più o meno stringenti, dipenderà la stesura di un regolamento finale rigoroso o, al contrario, più lassista e aperto agli interessi dell’industria. Inoltre quello europeo sarà il primo regolamento al mondo sugli interferenti endocrini e altri paesi potrebbero prenderlo ad esempio.
A favore della bozza attuale voterebbero diversi Stati: Germania (su cui si fa sentire il peso dei colossi Bayer e BASF), Belgio, Spagna, Croazia, Lussemburgo, Olanda, Austria, Portogallo, Romania e Finlandia. Sull’altra sponda, il fronte dei Paesi fermamente contrari è guidato dalla Francia e dalla Svezia e comprende anche Estonia, Danimarca, Lettonia, Slovenia e Slovacchia. Ad aumentare la frammentazione, anche la pattuglia degli Stati che hanno deciso di astenersi è piuttosto nutrita: Belgio, Repubblica Ceca, Italia, Grecia, Cipro, Ungheria, Malta, Polonia e Gran Bretagna.