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Ecuador: a Rio+20 per ricordare l’importanza dello sviluppo green

Oltre alla green economy le economie in via di sviluppo devono puntare sullo sviluppo sostenibile, in grado di stimolare la tutela e la protezione ambientale

(Rinnovabili.it)  – L‘economia verde non è un’alternativa allo sviluppo sostenibile e non ha ancora dato i risultati sperati, ha detto il Vice Ministro dell’Ambiente dell’Ecuador, Mercy Borbor Cordova, sintetizzando la situazione ambientale del proprio paese. Lo sviluppo sostenibile in Ecuador dovrebbe infatti prendere in considerazione misure per mitigare i cambiamenti climatici e per favorire lo sviluppo delle capacità delle comunità locali, oltre al proliferare di un’economia verde, ha dichiarato il viceministro dell’Ambiente Mercy Borbor Córdova, sottolineando che i paesi in via di sviluppo dovrebbero avere un più facile accesso alle tecnologie innovative in modo da garantire ai paesi un più facile veloce sviluppo.

La Borbor ha inoltre ricordato l’importanza dello schema nazionale “emissioni nette evitate” al momento in fase di promozione nelle sedi internazionali per la limitazione delle emissioni inquinanti al fine di favorire anche l’aumento delle risorse. Nel pacchetto è compresa la già nota iniziativa di tutela dell’area boschiva e parco nazionale Yasuni, dove la ricchezza della biodiversità è la più alta registrata a livello mondiale e dove si stanno facendo sentire ampiamente i danni causati dal cambiamento climatico e dal global warming. Sotto l’area inoltre è stato individuato uno dei bacini petroliferi più grandi della nazione e l’eventuale estrazione del greggio causerebbe danni irreparabili al territorio.  Nel 2011, il governo ecuadoriano ha annunciato di aver raggiunto il suo obiettivo di 100 milioni grazie al primo anno di raccolta fondi per l’iniziativa Yasuni-ITT, e prevede di raggiungere altri 300 milioni entro la fine del terzo anno. Inoltre per garantire alle popolazioni indigene di continuare a vivere secondo le proprie abitudini l’Ecuador sta proponendo diverse iniziative a livello internazionale tra cui una tassa da imporre ai paesi che utilizzano combustibili fossili il cui ricavato andrà per la tutela e conservazione dei territori minacciati.

Borbor ha detto che le misure per prevenire la deforestazione dovrebbero servire anche a fornire alle comunità l’opportunità di migliore gestione delle foreste. “In Ecuador vediamo gli sforzi per evitare la deforestazione come un’opportunità per le comunità di sviluppare le  proprie capacità e imparare a gestire le proprie foreste”.

Le proposte formulate verranno inoltre presentate nel corso della Conferenza Onu sul Clima Rio +20 che si svolgerà a giugno nella capitale brasiliana.