Attraverso il progetto ECSAFESEAFOOD l'Ue vuole garantire acque pulite e frutti di mare non contaminati, dando ai consumatori tutte le informazioni utili
Un obiettivo dell’Unione europea consiste proprio nel garantire ai cittadini un pescato di qualità, che sia anche sicuro e buono da mangiare e per raggiungere questo proposito è stato lanciato a Lisbona, nel febbraio dello scorso anno, il programma quadriennale da 5 mln di euro ECSAFESEAFOOD (Priority environmental contaminants in seafood: safety assessment, impact and public perception) per controllare la sicurezza alimentare dei frutti di mare, valutare la contaminazione ambientale e considerare gli impatti su uomo e natura. I primi 12 mesi del progetto sonostati analizzati nel corso di un recente incontro svoltosi a Sant Carles de la Rapita, Spagna dove gli esperti hanno confrontato le metodologie di indagine e di analisi utilizzate per la valutazione dello stato di salute dei frutti di mare e le possibili conseguenze sulla salute umana.
Recente nell’ambito del progetto ECSAFESEAFOOD è stato svolto anche un sondaggio rivolto ai consumatori e al loro timore in materia di sicurezza alimentare. Isabelle Sioen, della Ghent University, ha commentato “Abbiamo raccolto circa 3 000 risposte al sondaggio da Irlanda, Belgio, Italia, Portogallo e Spagna. I risultati contribuiranno a definire il tipo di informazioni che dovrebbero essere diffuse al pubblico, al fine di ridurre i rischi per la salute pubblica derivanti dal consumo di frutti di mare” e dare ai consumatori una consapevolezza maggiore nello scegliere cosa acquistare e cosa mangiare.