Non solo inquinamento e cambiamento climatico, ma anche la perdita della biodiversità starebbe minacciando gli ecosistemi mettendo a rischio la salute del pianeta
(Rinnovabili.it) – Cambiamento climatico e inquinamento non sono gli unici fattori ad influenzare gli ecosistemi del nostro pianeta. Ad affermarlo un nuovo studio internazionale che annovera tra le minacce ambientali anche la perdita di biodiversità. I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista Nature, sottolineano quindi la necessità di intraprendere ulteriori azioni a livello locale, nazionale e internazionale che siano finalizzate alla salvaguardia della biodiversità.
Il gruppo di ricercatori provenienti Canada, Svezia e Stati Uniti hanno lanciato questa prima fase dello studio cercando di comparare gli effetti della perdita di biodiversità rispetto agli effetti di altri cambiamenti generati dall’azione antropica. “La perdita di diversità biologica causata dell’estinzione delle specie sta per avere impatti maggiori sul nostro pianeta, e faremmo meglio a prepararci ad affrontarli”, ha spiegato uno degli autori dello studio, il professor Bradley Cardinale presso la Scuola delle risorse naturali e dell’ambiente dell’Università del Michigan negli Stati Uniti. “Queste estinzioni si potrebbero classificare come uno dei cinque principali fattori di cambiamento globale”.
Dall’inizio degli anni Novanta, i ricercatori hanno identificato il ruolo maggiormente produttivo degli ecosistemi biologicamente eterogenei. Gli esperti sono sempre più preoccupati che i tassi crescenti delle estinzioni moderne potrebbero indebolire la capacità della natura di fornire beni e servizi, tra cui un clima stabile, cibo e acqua pulita. Come affermato però dall’autore David Hooper della Western Washington University negli Stati Uniti “I nostri nuovi risultati mostrano che la futura perdita di specie ha il potenziale per ridurre la produzione vegetale così come riescono a fare il riscaldamento globale e l’inquinamento”.
Per queste ragioni il team di ricercatori ha invitato gli attori politici a prestare maggiore attenzione e a redigere programmi di salvaguardia al fine di garantire agli ecosistemi, e quindi a tutto il pianeta, la stabilità degli equilibri necessari per una crescita ottimale.