La Commissione europea ha adottato alcune proposte intese a rendere l'Ue più competitiva, riducendo la domanda di risorse scarse e costose
(Rinnovabili.it) – La transizione da un’economia lineare ad un’economia circolare è al centro dell’agenda europea stabilita nell’ambito della strategia Europa 2020 sulla crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Per accelerare il viaggio verso la realizzazione di una società che sappia trarre il massimo dalle risorse, reimmettendole nel ciclo produttivo invece di collocarle in discarica come rifiuti, la Commissione Europea ha presentato ieri alcune proposte in tema di riciclo. Le nuove misure adottate da Bruxelles alzano l’asticella dell’ambizione, prevedendo di portare, entro il 2030, il riciclaggio europeo al 70% per i rifiuti urbani e all’80% per i rifiuti di imballaggio. Tra i nuovi obiettivi figura anche il divieto, a partire dal 2025, di collocare in discarica rifiuti che possono essere recuperati e riciclati e target di riduzione dei rifiuti marini e alimentari. Il pacchetto suggerisce inoltre di misurare la produttività delle risorse in base al rapporto tra PIL e consumo di materie prime, proponendo di individuare nell’aumento del 30% di tale produttività entro il 2030 un possibile obiettivo principale da inserire nella prossima revisione della strategia Europa 2020.
“Il passaggio a un’economia circolare, – ha dichiarato Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente – oltre ad essere possibile, è redditizio, ma non avverrà senza le politiche giuste. Per realizzare gli obiettivi proposti per il 2030 bisogna agire da subito per accelerare la transizione verso un’economia circolare e sfruttare le opportunità commerciali e occupazionali che offre.”
La proposta fissa obiettivi ambiziosi e gli strumenti fondamentali per raggiungerli e per monitorarli. I principali elementi della proposta sono:
Aumentare il riciclo e trattamento dei rifiuti urbani al 70% entro il 2030;
- Aumentare il riciclo dei rifiuti di imballaggio all’80% entro il 2030, con obiettivi specifici per i singoli materiali che aumenteranno gradualmente tra il 2020 e il 2030 al fine di raggiungere, entro la fine del 2025 il 90% per la carta e il cartone ed entro il 2030 il 60% per la plastica, l’80 % per il legno, il 90% di metalli ferrosi, alluminio e vetro;
- Il divieto di conferire in discarica di rifiuti riciclabili entro il 2025;
- Aumentare le misure volte a ridurre gli sprechi alimentari del 30% entro il 2025;
- Proporre un sistema di allarme rapido per anticipare le difficoltà degli Stati membri nel raggiungere gli obiettivi;
- Migliorare la tracciabilità dei rifiuti pericolosi;
- Aumentare il costo-efficacia dei sistemi di Extended Producer Responsibility, definendo le condizioni minime per il loro funzionamento;
Stabilire misure volte a promuovere la diffusione delle migliori pratiche in tutti gli Stati membri, come ad esempio un migliore uso degli strumenti economici (tasse per la discarica / incenerimento, sistemi EPR, programmi pay-as-you-throw, incentivi per i comuni).