La Commissione europea ha adottato alcune proposte intese a rendere l'Ue più competitiva, riducendo la domanda di risorse scarse e costose
“Il passaggio a un’economia circolare, – ha dichiarato Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente – oltre ad essere possibile, è redditizio, ma non avverrà senza le politiche giuste. Per realizzare gli obiettivi proposti per il 2030 bisogna agire da subito per accelerare la transizione verso un’economia circolare e sfruttare le opportunità commerciali e occupazionali che offre.”
La proposta fissa obiettivi ambiziosi e gli strumenti fondamentali per raggiungerli e per monitorarli. I principali elementi della proposta sono:
Aumentare il riciclo e trattamento dei rifiuti urbani al 70% entro il 2030;
- Aumentare il riciclo dei rifiuti di imballaggio all’80% entro il 2030, con obiettivi specifici per i singoli materiali che aumenteranno gradualmente tra il 2020 e il 2030 al fine di raggiungere, entro la fine del 2025 il 90% per la carta e il cartone ed entro il 2030 il 60% per la plastica, l’80 % per il legno, il 90% di metalli ferrosi, alluminio e vetro;
- Il divieto di conferire in discarica di rifiuti riciclabili entro il 2025;
- Aumentare le misure volte a ridurre gli sprechi alimentari del 30% entro il 2025;
- Proporre un sistema di allarme rapido per anticipare le difficoltà degli Stati membri nel raggiungere gli obiettivi;
- Migliorare la tracciabilità dei rifiuti pericolosi;
- Aumentare il costo-efficacia dei sistemi di Extended Producer Responsibility, definendo le condizioni minime per il loro funzionamento;
Stabilire misure volte a promuovere la diffusione delle migliori pratiche in tutti gli Stati membri, come ad esempio un migliore uso degli strumenti economici (tasse per la discarica / incenerimento, sistemi EPR, programmi pay-as-you-throw, incentivi per i comuni).