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30 anni di ecomafie in Italia: 1 illecito ambientale ogni 18 minuti

In tre decenni, il monitoraggio di Legambiente sugli illeciti ambientali conta oltre 900mila ecoreati nel Belpaese. Quasi 80 al giorno. Campania la regione più colpita, insieme alle altre aree a tradizionale presenza mafiosa. Lombardia la prima tra le regioni del Nord. Il ciclo del cemento e quello dei rifiuti sono le filiere dove si concentrano gli interessi delle ecomafie

Ecomafie in Italia: 1 reato ambientale ogni 18 minuti
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Dal 1994 a oggi “è cresciuta la consapevolezza della minaccia delle ecomafie”. E si sono arricchiti anche gli strumenti di contrasto, “primo fra tutti la legge sugli ecoreati approvata a maggio 2015”. Ma resta molto da fare. A partire dal recepire “quanto prima” la direttiva europea sulla tutela penale dell’ambiente. Lo ha detto Enrico Fontana, responsabile dell’Osservatorio ambiente e legalità di Legambiente, durante un convegno a Roma in cui l’associazione del Cigno Verde ha celebrato i 30 anni dal primo rapporto sulle ecomafie in Italia.

Ecomafie in Italia, il bilancio di 30 anni di lotta agli illeciti ambientali

Tempo di bilanci. In tre decenni (1992-2023), le ecomafie in Italia sono state responsabili di oltre 900mila reati ambientali – contando ovviamente solo quelli accertati. Sono poco meno di 80 illeciti al giorno, cioè uno ogni 18 minuti.

Un attacco “costante e incessante” all’ambiente, lo definisce Legambiente. Che ha portato a quasi 730mila persone denunciate e più di 224mila sequestri effettuati.

Metà degli ecoreati nelle regioni a tradizionale presenza mafiosa

Le ecomafie in Italia affliggono soprattutto le regioni con tradizionale presenza mafiosa, ovvero Sicilia, Calabria, Puglia e Campania.

Là dove la criminalità organizzata ha radici storicamente più profonde si concentra quasi la metà (il 45,7%) degli ecoreati censiti in 30 anni. La Campania è al primo posto per ecoreati totali (117.919), seguita da Calabria, Sicilia e Puglia.

Ma anche le regioni del Nord hanno numeri importanti. Soprattutto la Lombardia, prima regione del Settentrione, con 37.794 illeciti ambientali complessivi.

In tutto sono 378 i clan mafiosi censiti in 30 anni di indagini e processi. Con interessi in tutte le filiere dell’ecomafia. Fatturato stimato: 259,8 miliardi di euro in 30 anni. Cioè 60 miliardi più dell’intero PNRR.

“Senza legalità non c’è tutela ambientale”, dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente.

Filiere illegali

Dove si concentrano gli interessi delle ecomafie in Italia? La classifica delle filiere illegali vede al primo posto quella del cemento con 215mila reati, soprattutto in Campania (30.177), Calabria (22.849), Puglia (18.788) e Lazio (18.115).

Sul secondo gradino del podio il ciclo illegale dei rifiuti: 146.480 reati, concentrati in Campania, Puglia, Calabria, Lazio e Sicilia, 608 inchieste dal 2002, quasi 3.500 arresti e 1.700 aziende coinvolte. Sono 60 i milioni di tonnellate di rifiuti sequestrati tra fanghi di depurazione e rifiuti industriali misti.

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About Author / Lorenzo Marinone

Scrive per Rinnovabili dal 2016 ed è responsabile della sezione Clima & Ambiente. Si occupa in particolare di politiche per la transizione ecologica a livello nazionale, europeo e internazionale e di scienza del clima. Segue anche i temi legati allo sviluppo della mobilità sostenibile. In precedenza si è occupato di questi temi anche per altri siti online e riviste italiane.