Rinnovabili • Rinnovabili •

Ecolight pubblica la Guida Rifiuti, una bussola per le aziende

Ecolight ha pubblicato la Guida Rifiuti per dare una mano alle aziende e ai professionisti ad orientarsi nell'intricato mondo normativo

Ecolight(Rinnovabili.it) – La burocrazia spesso rende tutto più complicato e anche nel campo della raccolta dei rifiuti seguire normative e stare al passo con i nuovi decreti è sempre più difficile. Per aiutare le aziende e i professionisti il consorzio Ecolight consorzio nazionale per la gestione dei rifiuti elettronici, delle pile e degli accumulatori esausti, presenta la “Guida rifiuti”, disponibile gratuitamente online per supportare tutte le realtà che vogliono districarsi nel mare magnum delle normative sui rifiuti.

 

Il vademecum, scritto da Paolo Pipere – esperto di Diritto dell’Ambiente, di Politiche ambientali pubbliche e di Gestione ambientale d’impresa nonché responsabile del Servizio Ambiente ed Ecosostenibilità della Camera di Commercio di Milano – nasce quindi con l’obiettivo di funzionare per i professionisti come una bussola, una guida tra obblighi e prescrizioni da rispettare. “Nell’ottica di dare un contributo significativo alla tutela dell’ambiente, abbiamo voluto promuovere questo testo quale strumento per affrontare e comprendere le normative che regolano la gestione dei rifiuti professionali – spiega il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio -. Prescrizioni complesse che Ecolight ha voluto semplificare attraverso il proprio servizio di gestione dei rifiuti professionali Fai Spazio per andare incontro alle esigenze delle aziende”.

 

La Guida Rifiuti è articolata in 5 differenti capitoli che spiegano cosa siano i rifiuti professionali, in che modo vadano gestiti e gli adempimenti richiesti; cosa sono e come devono essere compilati i formulari di trasporto; i registri di carico e scarico e l’avvio al recupero e smaltimento chiarendo in una specifica appendice in cosa incorrono i professionisti e le aziende che non rispettano la normativa vigente. “Ci muoviamo in ambito penale con sanzioni che possono arrivare fino a 26mila euro- e per la complessità in quanto le normative non sempre sono di facile interpretazione”, chiarisce Dezio ricordando “La gestione dei rifiuti professionali è responsabilità di chi li produce. Ovvero, le aziende e i professionisti hanno l’obbligo di assicurarsi che siano gestiti in maniera corretta conservando la documentazione necessaria che attesti il giusto trattamento”.

Ma per le aziende e i professionisti non ci sono solo obblighi e restrizioni, bensì anche vantaggi che si traducono in una riduzione delle tesse comunali sui rifiuti ricorda Dezio “La legge infatti scorpora dalla tassa quelle superfici dove vengono prodotti rifiuti di cui è la stessa azienda che si occupa di gestire. Ovviamente con la documentazione alla mano”.