(Rinnovabili.it) – Raccogliere le lampade esauste in maniera razionale per favorire il benessere dell’ambiente e rallentare il prelievo di risorse. Questo l’appello lanciato da Ecolamp, il consorzio per il recupero e lo smaltimento di apparecchiature di illuminazione, che in occasione dell’Earth Day ha ricordato che le lampadine di ultima generazione se conferite correttamente permetteranno di recuperare il 95% dei componenti.
Vantaggiose per via dei consumi ridotti, le sorgenti luminose a basso consumo durano di più rispetto alle vecchie lampade ad incandescenza e vengono quasi interamente riciclate trasformandosi da rifiuto a risorsa.
“Quali sono le opzioni a disposizione del pubblico per smaltire correttamente le proprie lampadine? Principalmente due – commenta Fabrizio D’Amico, direttore Generale del consorzio Ecolamp – Come prima possibilità, i cittadini possono consegnare il rifiuto nei centri di raccolta comunali, per trovare il più vicino è disponibile l’app gratuita “Ecolamp: l’Isola che c’è” o un apposito link sul sito del consorzio ECOLAMP. Oppure, è possibile consegnare la lampadina giunta a fine vita al negoziante di fiducia, al momento dell’acquisto di quella nuova (uno contro uno). Grazie alla nuova normativa entrata in vigore lo scorso 12 aprile – ricorda D’Amico – è inoltre previsto il sistema dell’uno-contro-zero all’interno delle grandi superfici di vendita e per gli apparecchi di piccole dimensioni (>25cm), categoria a cui le lampadine appartengono senz’altro. Grazie a questo servizio, per cui è possibile consegnare al punto vendita le sorgenti luminose non più funzionanti a prescindere dall’acquisto di un prodotto nuovo equivalente, ci si aspetta una risposta fortemente positiva da parte dei cittadini, sempre più sensibili; e di conseguenza – conclude D’Amico – un ulteriore incremento delle lampadine esauste raccolte in modo differenziato.”