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Ecodom: nel 2013 trattate 70,4 tonnellate di RAEE

Raee Ecodom(Rinnovabili.it) – Nel 2013 l‘80% dei RAEE trattati dal il Consorzio Italiano per il Recupero e il Riciclaggio degli Elettrodomestici, è diventato materia prima seconda. Un grande successo se si considera che nell’anno passato Ecodom ha raccolto 70,400 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Scendendo nel particolare il Consorzio ha messo in evidenza che sono state riciclate 43.723 tonnellate di ferro, 1.684 di alluminio, 1.974 di rame e 6.840 di plastica e sono state gestite con attenzione le sostanze inquinanti contenute nei RAEE, come i gas CFC e HCFC che ha permesso la riduzione delle emissioni in atmosfera di  760.000 tonnellate di anidride carbonica (CO2).

 

Nonostante sia in calo dell’1,5% il volume dei rifiuti elettronici trattati fa comunque capire quanto sia sempre più importante la corretta gestione dei rifiuti per rispettare il più possibile l’ambiente e quando sia elevato il valore di questi meccanismi. Insieme alla riduzione dei rifiuti e delle emissioni inquinanti Ecodom ha sottolineto l’importante risparmio in termini energetici: grazie al trattamento dei RAEE è stato infatti possibile risparmiare 73.000.000 kWh di energia elettrica rispetto a quanto necessario per estrarre materiale “vergine”.

A livello nazionale la regione più attenta ai RAEE è sicuramente la Lombardia con 13.772 le tonnellate di apparecchiature trattate, 13.378.000 kWh di energia risparmiata e 132.000 tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera. A livello provinciale è Milano la più virtuosa con 5.064 tonnellate di RAEE gestiti, seguita da Roma (3.029 tonnellate) e da Treviso (2.746 tonnellate).

 

«Rispetto al forte calo registrato nel 2012, la quantità dei RAEE gestiti dal Consorzio nel 2013 è rimasta sostanzialmente stabile – sottolinea Giorgio Arienti, Direttore Generale di Ecodom – Il risultato annuale è frutto di due semestri in contrasto tra loro: nel primo, c’è stata una riduzione delle quantità di circa il 16% rispetto allo stesso periodo del 2012, mentre il secondo semestre ha quasi completamente recuperato tale flessione per effetto dell’incremento delle quote di mercato dei Produttori aderenti al Consorzio e della diminuzione del valore delle materie prime seconde, che ha reso i RAEE meno appetibili per tutti quei soggetti interessati più al profitto che all’ambiente. Ci fa piacere sottolineare come, in termini ambientali, l’attività svolta da Ecodom abbia evitato l’immissione in atmosfera di oltre 760 mila tonnellate di CO2 equivalenti (pari alla quantità di CO2 assorbita in un anno da un bosco esteso quanto la provincia di Lodi) e determinato un risparmio energetico di oltre 73 milioni di di kWh di energia elettrica, corrispondenti al consumo energetico annuo di oltre 60 mila persone».

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