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RAEE: Ecodom annuncia l’adozione di WEEELABEX

WEEELABEX(Rinnovabili.it) – Per migliorare la qualità della gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici all’interno degli impianti italiani Ecodom ha deciso di dare il via ad una attività di audit focalizzata sulla tematica.  Per dare il via all’iniziativa il Consorzio Italiano per il Recupero e il Riciclaggio degli Elettrodomestici insieme a ERP, Raecycle e Remedia ha presentato stamane il progetto europeo “WEEELABEX” (acronimo di WEEE LABoratory of EXcellence, ovvero “Laboratorio di eccellenza dei RAEE”) ai responsabili degli impianti di trattamento italiani.

Grazie al lavoro congiunto sarà presto possibile mettere a punto diverse normative che regoleranno il processo di acquisizione e trattamento dei RAEE per procedere al recupero e al trattamento delle materia prime evitando così il prelievo di risorse.

 

“Riteniamo che tale certificazione, in Italia, sia efficace perché potrà consentire di valutare in maniera oggettiva e con uniformità di giudizio le prestazioni degli impianti – commenta Marco Sala, responsabile Operations di Ecodom. – Inoltre, l’adozione di WEEELABEX porterà prestigio e riconoscimento alla qualità italiana in Europa e consentirà agli impianti di non subire le stesse verifiche quattro volte, ma di essere sottoposti ad un solo audit, condotto secondo lo schema previsto dalla WEEELABEX Organisation”.

 

Seguire il ciclo di vita del prodotto una volta che diventa rifiuto può contribuire a migliorare la qualità ambientale, soprattutto se unito all’attenzione all’efficienza energetica ed economica.

Consapevoli che nel 2013 sono state trattate oltre 70.400 tonnellate di RAEE i numeri del consorzio evidenziano anche che sono state riciclate 43.723 tonnellate di ferro, 1.684 di alluminio, 1.974 di rame e 6.840 di plastica. Inoltre, ha proseguito Giorgio Arienti, Direttore Generale di Ecodom “il corretto smaltimento delle sostanze inquinanti contenute nei RAEE (come i gas CFC e HCFC) ha permesso una riduzione delle emissioni nell’atmosfera di oltre 760 mila tonnellate di CO2 equivalenti (pari alla quantità di CO2 assorbita in un anno da un bosco esteso quanto la provincia di Lodi) e determinato un risparmio energetico di oltre 73 milioni di kWh di energia elettrica, corrispondenti al consumo energetico annuo di oltre 60 mila persone”.

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