Le Parti della Convenzione sull'inquinamento atmosferico dell'UNECE hanno approvato i nuovi impegni di riduzione per i principali inquinanti atmosferici al 2020. Inclusi, per la prima volta, anche i limiti per le polveri sottili
Per rafforzare la strategia ambientale contro l’inquinamento transfrontaliero sono stati proposti e approvati nuovi obiettivi di riduzione e il nuovo testo del protocollo include ora nuovi impegni da raggiungere a partire dal 2020 e soprattutto – per la prima volta – vincoli emissivi per le polveri sottili. I nuovi obiettivi del protocollo chiedono, entro il 2020, ai paesi firmatari una riduzione delle emissioni di circa il 60% per lo zolfo, del 40% per gli ossidi di azoto (NOx), del 30% per i composti organici volatili (COV), del 6% per l’ammoniaca e del 20% per il particolato rispetto ai livelli del 2005. Le parti hanno stretto un accordo anche sul cosiddetto ‘Carbon Black’, o nero fumo, una sostanza inquinante di breve ma con un effetto climatico molto più potente della CO2.
“Si tratta – ha dichiarato Janez Potočnik, commissario europeo per l’ambiente – di un significativo passo in avanti nella tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente. Per la prima volta, abbiamo un accordo internazionale che riconosce il nesso tra inquinamento atmosferico e cambiamento climatico. Accettando di regolare anche il ‘Carbon Black’, vedremo effetti positivi sia a livello locale che internazionale”.