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Earth Overshoot day, abbiamo ‘consumato il Pianeta’ in 210 giorni

Photo by sergio souza on Unsplash
Photo by sergio souza on Unsplash

 

Il 29 luglio 2019 è l’Earth Overshoot day

(Rinnovabili.it) – Duecentodieci giorni, due in meno del 2018. Ecco quanto tempo hanno impiegato gli esseri umani nel 2019 a consumare le risorse naturale create in un anno. A segnalarlo è oggi l’Earth Overshoot day, la giornata simbolo del deficit ecologico terrestre: il 29 luglio 2019 rappresenta il punto esatto in cui l’utilizzo mondiale di beni come acqua, cibo, terra e legname ha superato la capacità della natura di rigenerarle. A fare i calcoli dai primi anni del 2000 è il Global Footprint Network ma l’attenzione verso la bio-capacità del Pianeta e il sovra sfruttamento umano risale agli anni ’70.

 

Allora l’Earth Overshoot day era chiamato Giorno del debito ecologico – Ecological Debt Day ma l’obiettivo era sempre lo stesso: sensibilizzare sulla domanda e offerta di risorse naturali e servizi ecologici da parte dell’umanità. Peccato che dalla sua istituzione a oggi il triste anniversario abbia accorciato drasticamente i tempi. Nel 1987 la giornata cadeva il 19 dicembre, nel 2000 si è arrivati al 1° novembre, lo scorso anno è stato il 1 agosto. Per il 2019 anticipa ancora, raggiungendo un nuovo record: ci sono voluti appena 210 giorni  per esaurire il budget annuale di risorse naturali.

 

“E’ come se utilizzassimo le risorse di 1,75 pianeti Terra – spiega Global Footprint Network – I costi di questa sovraspesa ecologica globale stanno diventando sempre più evidenti sotto forma di deforestazione, erosione del suolo, perdita di biodiversità o accumulo di anidride carbonica nell’atmosfera”. Con un dato demografica mondiale  in costante aumento, il Pianeta in questi anni ha perso l’85% delle sue zone umide, ha visto trasformare il 75% della superficie delle terre emerse e detto addio ad un’area forestale di 1,3 milioni di chilometri quadrati. Oggi un milione di specie viventi sono in via di estinzione e i livelli di CO2 in atmosfera hanno superato la critica sogli delle 400 ppm.

 

Non possiamo avere uno sviluppo umano con un Pianeta saccheggiato e che ha sempre più difficoltà a provvedere alle capacità di rigenerazione dei sistemi naturali per le generazioni future”, scrive il WWF. “Dovremmo cercare di proteggere almeno il 50% della superficie del nostro pianeta entro il 2030  avviando per questo anche un’ampia operazione di ripristino degli ecosistemi mondiali come annunciato dalle stesse Nazioni Unite che hanno lanciato nel marzo scorso l’avvio del decennio dell’Ecosystems Restoration”.

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