L'evento ambientale più importante al mondo, celebrato da oltre un mld di persone. La 43a edizione dell'Earth Day al centro del dibattito odierno della trasmissione Rai.
Se pensiamo che dal 1993 ad oggi le temperature hanno raggiunto picchi elevatissimi, superando la media stagionale degli ultimi 500 anni, è facile comprendere come un evento quale l’Earth Day dovrebbe significare un importante momento di riflessione e confronto tra i Grandi dell Terra per prendere seri provvedimenti.
Ospite della puntata Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia, che ha sottolineato l’importanza di un evento di tale portata che, solo nel nostro Paese, ha generato oltre un miliardo di “azioni verdi, ovvero vere e proprie iniziative improntate alla sostenibilità.
“Purtroppo alla base delle problematiche ambientali odierne c’è sicuramente anche una ragione economica – afferma Pierluigi Sassi – la nostra opera di sensibilizzazione vuole spingere ad un cambiamento culturale che possa in seguito incidere anche sugli stili di consumo e sugli stili di vita, che a loro volta si ripercuotono sui due grandi processi di produzione, quello agricolo e quello industriale che devono riconvertirsi in chiave sostenibile”.
Piccoli comportamenti virtuosi
“La battaglia non la stanno compiendo i Grandi della Terra, ma i piccoli comportamenti dell’opinione pubblica, attraverso dei modi di vivere, di spostarsi, di comprare o di consumare meno”.
Cambiare i comportamenti delle persone per migliorane la qualità di vita, questo anche il pensiero di Eduardo Rojas Briales, vice direttore della FAO, che sottolinea la necessità di educare i giovani di oggi che saranno presto le generazioni del futuro. In secondo luogo, afferma Rojas Briales, è fondamentale che a livello internazionale, si arrivi ad un impegno condiviso per abbattere le emissioni nocive ed aumentare l’efficienza.