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Due miliardi di persone al mondo usano acqua contaminata 

Secondo le stime della Banca Mondiale, per raggiungere gli obiettivi globali di obiettivi di sviluppo sostenibile, gli investimenti nelle infrastrutture dovrebbero triplicare

Due miliardi di persone al mondo usano acqua contaminata 

 

(Rinnovabili.it) – Più di un terzo degli abitanti del pianeta è costretto a ricorrere ad acqua contaminata come unica fonte idrica, esponendo se stessi al rischio di contrarre colera, dissenteria, tifo e poliomielite. Una situazione drammatica per la quale si sta facendo ancora troppo poco. I finanziamenti sulle infrastrutture di base e servizi igienico sanitari crescono troppo lentamente e sono ancora molto lontani dal raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile. A lanciare l’allarme è il rapporto pubblicato oggi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per conto di UN-Water, il meccanismo inter-agenzie delle Nazioni Unite per il coordinamento di tutte le questioni relative all’acqua dolce.

 

L’acqua potabile contaminata causa più di 500.000 morti per diarrea ogni anno che rappresenti un fattore importante nella diffusione di molte tropicali trascurate, tra le parassitosi intestinali, la schistosomiasi e il tracoma”, afferma Maria Neira, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica e Sociale dell’OMS. La relazione sottolinea che i paesi non riusciranno a raggiungere gli obiettivi globali di garantire l’accesso universale all’acqua potabile e ai servizi igienici a meno che non vengano prese misure per utilizzare le risorse finanziarie in modo più efficiente e intensificare gli sforzi atti a identificare nuove fonti di finanziamento.

 

Secondo il rapporto GLAAS 2017, le nazioni hanno aumentato i loro budget “idrici” in media del 4,9% all’anno negli ultimi 3 anni. Tuttavia, per l’80% degli stessi si tratta di livelli di crescita troppo bassi. Inoltre in molti paesi in via di sviluppo, gli obiettivi nazionali vigenti in materia di copertura si basano sull’accesso alle infrastrutture di base, che non sempre però forniscono servizi sicuri e affidabili, in modo continuo.

 

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La Banca Mondiale ha stimato che, per raggiungere gli obiettivi globali di Sviluppo sostenibile nel settore, gli investimenti nelle infrastrutture dovrebbero triplicare, arrivando a 114 miliardi di dollari l’anno, una cifra che peraltro non include i costi di funzionamento e manutenzione. “Questa è una sfida che abbiamo la capacità di risolvere”, aggiunge Guy Ryder, presidente di UN-Water e Direttore generale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro. “L’aumento degli investimenti nell’acqua e nei servizi igienici può produrre notevoli benefici per la salute e lo sviluppo umano, creare occupazione e fare in modo che nessuno venga lasciato indietro”.