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Droni sulle scuole italiane per mappare l’amianto

Droni sulle scuole italiane per mappare l'amianto 4

 

(Rinnovabili.it) – Il governo manda i droni per mappare le scuole del nostro Paese in cui ancora si annida l’amianto. Il programma, frutto di un protocollo di intesa siglato oggi tra la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell’Ambiente, è volto a facilitare la progettazione e realizzazione dei futuri interventi di bonifica.

I droni saranno dotati di telecamere ad alta risoluzione, tramite cui catturare le immagini delle coperture degli edifici per organizzare una mappatura completa.

«Con il lavoro che avviamo oggi con il Ministero dell’Ambiente – dichiara Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di Missione di Palazzo Chigi – affrontiamo in modo sistematico un problema estremamente complesso, creando per la prima volta una mappatura scientifica su scala nazionale, essenziale per delineare azioni efficaci nella bonifica dell’amianto nelle scuole. Ricordo che è compito delle Regioni predisporre piani di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, smaltimento e bonifica e che, dal 1994, è stata istituita la figura del Responsabile amianto con compiti di controllo e coordinamento per ogni Ente locale».

Il protocollo, secondo il Ministero, permetterà di costruire una geografia dell’amianto nelle scuole attraverso moderne tecniche di analisi e monitoraggio. Nelle intenzioni del governo, il programma potrà definire in tempi brevi una mappatura analitica su scala nazionale. Il passo successivo, «che verrà disciplinato dal decreto ministeriale in attuazione della norma del Collegato Ambientale già predisposto dalla direzione», servirà a destinare in maniera più efficace i fondi per la progettazione, «in particolare privilegiando gli edifici scolastici per i quali gli interventi di bonifica rivestono carattere di maggiore urgenza».

 

Droni sulle scuole italiane per mappare l'amianto
Laura Galimberti e Gaia Checcucci firmano il protocollo

Droni a parte, c’è attesa per il testo unico sull’amianto annunciato dal Governo, che tarda ad arrivare. In Italia, tra smaltimenti al rilento e illeciti ambientali, 4 mila persone muoiono ogni anno per patologie correlate all’asbesto. Le stime (per difetto) di CNR-Inail parlano di ben 32 milioni di tonnellate presenti nel territorio sotto varie forme. Il Programma nazionale di bonifica dei Siti di Interesse Nazionale conta 75 mila ettari di territorio in cui è accertata la presenza di materiale in cemento amianto, e il Ministero dell’Ambiente riporta oltre 44mila siti contaminati di cui 2.236 bonificati e 41.350 ancora da bonificare.

Ma le stime non sono complete: solo 10 regioni hanno concluso il censimento e la mappatura dei siti contaminati, la Calabria non ha mai inviato il report annuale e altre cinque regioni (Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata) non hanno fornito i dati del 2014.

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