Testato con successo, lo scorso sabato, il nuovo aeromobile a pilotaggio remoto realizzato Aviation Industry Corp of China (AVIC) per combattere l'inquinamento
(Rinnovabili.it) – Il primo ministro della Cina, Li Keqiang, lo aveva annunciato nel suo discorso annuale al Parlamento: siamo in guerra con l’inquinamento. Una guerra in cui, a quanto pare, non si risparmia nessun arma, arruolando persino una delle tecnologie più avanzate e sofisticate nel settore del’aviazione, come gli aeromobili a pilotaggio remoto o droni. Sì perché la Repubblica Popolare ha deciso di testare nei propri cieli un drone, di produzione nazionale, creato appositamente con l’obiettivo di dissipare lo smog. Il veicolo aereo è stato prodotto da una società di proprietà statale, il gigante dell’aviazione Aviation Industry Corp of China (AVIC), con il preciso obiettivo di aiutare il paese sia dal punto di vista ambientale, contrastando l’inquinamento, che da quello produttivo, fornendo un’importante vetrina per l’industria aeronautica nazionale.
Nel dettaglio l’aereo, il cui volo è controllato dal computer di bordo, è stato progettato per rilasciare un catalizzatore chimico capace di disperdere le particelle di smog. Rispetto ad altri metodi per la diffusione catalizzatori aerei, l’uso di droni dovrebbe ridurre rischi e costi. “Anche in caso di fitta nebbia l’aereo potrebbe volare seguendo un percorso preciso,” ha spiegato alla stampa l’ingegnere Guo Haijun. spiegando come i progettisti abbiano aggiunto alla struttura aerodinamica ali particolarmente flessibili ed un innovativo controllo della navigazione autonoma e della tecnologia di lancio. Il velivolo “parafoil”, così chiamato perché è dotato di un paracadute a vela, è in grado di trasportare tre volte il peso di carico degli aerei comuni.